Corriere della Sera, 22 settembre 2017
La quarta moglie accusa Schröder: traditore. Imbarazzo Spd
BERLINO Un leggero venticello pettegolo è entrato nel finale della apparentemente noiosa campagna elettorale tedesca. Niente di scandaloso, in altri Paesi soffia a ben altri nodi. Protagonista – e chi poteva essere altrimenti? – Gerhard Schröder, l’ultimo socialdemocratico ad avere vinto le elezioni: era il 2002 ma l’ombra dell’ex cancelliere continua a dare noia al suo partito, la Spd. Succede che la sua ex moglie, Doris Schröder-Köpf, ieri ha confermato pubblicamente, al quotidiano Bild, non solo che il suo ex marito ha una relazione con una signora coreana ma anche che quella relazione è una delle ragioni per le quali il loro matrimonio è finito un anno fa.
Fatti loro, naturalmente. L’infedeltà dell’ex uomo politico – a 73 anni continua a volere proiettare un’immagine da maschio alfa – è però diventata questione mediatica rilevante e a tre giorni dalle elezioni di domenica è un’altra piccola cattiva notizia per la Spd. Non perché il partito sia bacchettone. Ma perché fa apparire il mondo dei dirigenti socialdemocratici slegato dal popolo con il quale dovrebbe muoversi all’unisono, perché dipinge l’idea di un politico che dovrebbe avere a cuore il bene dei meno fortunati e invece sembra mettere i propri interessi davanti a tutto, a cominciare dalla frequentazione di una parte del jet-set internazionale.
Non è solo il tradimento di una volta. Eva Schubach, Anne Taschenmacher, Hillu Hampel e Doris Köpf sono le sue quattro ex mogli: Kim So-yeon, 48 anni, è la nuova compagna. E non è nemmeno solo questo. È che da quando, nel 2005, fu sconfitto alle elezioni da Angela Merkel, Schröder ha continuato a tenere rapporti stretti con il vertice dei socialdemocratici ma nel frattempo ha iniziato una carriera da mediatore d’affari a nome di Vladimir Putin. Prima come presidente degli azionisti del consorzio del gasdotto Nord Stream guidato da Gazprom e ora addirittura come membro e forse presidente del consiglio di sorveglianza di Rosneft, il gigante dell’energia controllato dal Cremlino che è un gruppo sottoposto a sanzioni da parte della Ue (su spinta di Berlino) a causa dell’annessione della Crimea alla Russia. A fine mese, Schröder andrà a Mosca ad accettare questo nuovo incarico in Rosneft: ha deciso di fare il viaggio alla corte di Putin dopo le elezioni tedesche, ma ora la notizia sulle ragioni della sua separazione dalla quarta moglie lo ha riportato al centro della cronaca. Gossip con un lato inevitabilmente politico. Il problema dei socialdemocratici, secondo i sondaggi in netto svantaggio nelle elezioni del 24 settembre, è che Schröder poteva essere il testimonial di un partito vincente: invece è diventato il testimonial di un partito estraneo alla base popolare.