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 2017  settembre 19 Martedì calendario

Non ho fame

Un supermercato di Racale, in provincia di Lecce, ha appeso questo cartello: «Per garantire un livello di sicurezza adeguato, consigliamo di non elemosinare alle persone che sostano fuori dal punto vendita». Ed è esploso un casino, gente che ha protestato per il cattivismo dei gestori e per la crudeltà di vietare un gesto pietoso. Ossia: un esempio di buonismo ipocrita, sottoscritto da un politichetto locale che ha parlato di «pura intolleranza» e della promessa (sua) di non comprare più nulla in quel supermercato. Ora, primo: sino a pochi anni fa l’accattonaggio era un reato, e non lo è più soltanto perché la Cassazione ha stabilito un principio secondo il quale «è lecita una richiesta di elemosina fatta per ottenere umana solidarietà». Ma l’accattonaggio resta vietato da molte ordinanze amministrative. È poi notorio secondo che quello dell’accattonaggio è quasi sempre un racket gestito da organizzazioni malavitose: i mendicanti veri andrebbero invitati ad andarsene alla Caritas o similari, e non a disturbare i clienti di un supermercato che ci rimette. Infine terzo ditemi voi quanti elargiscono una moneta per «umana solidarietà» e quanti, invece, vogliono solo levarsi dalle scatole i mendicanti più insistenti. Perché molto banalmente non ci sono più i mendicanti di una volta. Dando loro una moneta, manteniamo solo un racket o le false speranze di chi rifiuta anche quel pochissimo che la società offre loro.