Corriere della Sera, 17 settembre 2017
L’ira di Carlo, erede stanco della panchina
Sotterranea e feroce, a Londra si consuma una nuova faida tra «case reali». The Times ieri ha dato concretezza alle voci che si rincorrono a Buckingham Palace da luglio, quando il braccio destro della regina, il segretario privato Sir Christopher Geidt, ha lasciato l’incarico. Costretto dal principe ereditario, sostiene ora il giornale citando anonime fonti reali. Carlo non avrebbe gradito modi e tempi del «passaggio» di poteri dalla sua anziana madre, 91 anni, a se stesso. Appoggiato dal fratello Andrea, vuole «accelerare» in vista del suo settantesimo compleanno, a novembre. Il «Progetto 70» rischia però di arenarsi. Carlo quest’anno è stato messo in ombra dai figli William (secondo in linea di successione) e Harry, complice l’anniversario della morte di Lady Diana. L’eterno erede non avrebbe digerito soprattutto il crescente potere di Sir Christopher che, il 4 maggio, aveva riunito oltre 500 membri dello staff reale per annunciare il pensionamento di Filippo, il principe consorte. Carlo si è lamentato con la madre che, seppure riluttante, ha accettato di mandare via il suo più fidato collaboratore dopo dieci anni di servizio.
«The King in waiting», l’erede designato che ha passato più tempo in panchina nella storia del Regno, a quanto pare è davvero stanco di aspettare. Clarence House, la sua «casa», nega tutto e con un insolito comunicato congiunto firmato anche da Buckingham Palace e da Kensington Palace (la «casa» di William) ribadisce il sostegno «del principe di Galles e di tutta la famiglia reale» a Elisabetta. Anche Sir Christopher, due volte cavaliere di Sua Maestà, nega il licenziamento ma si rammarica per il mancato appoggio della regina.«A 91 anni non fai una guerra», soprattutto contro tuo figlio, sussurrano a Palazzo. Ma abdicare in favore di Carlo non sembra ancora una priorità di The Queen.