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 2017  settembre 18 Lunedì calendario

Naviga sul Lago Maggiore la più antica barca d’Italia

Nel cuore dello storico piroscafo Piemonte c’è una balconata che è un sipario sempre aperto sulla sala macchine. È la parte totalmente originale e intatta, costruita più di cento anni fa. Nel 1904 i passeggeri potevano ammirarla dall’alto, all’interno dell’imbarcazione, con la stessa meraviglia con cui oggi potremmo guardare un’astronave. Per quegli anni, vedere all’opera un sistema tanto sofisticato da mettere in moto due ruote da tre metri di diametro con nove pale ciascuna era un’esperienza stupefacente, uno spettacolo nello spettacolo.
Oggi non ci sono più molte opportunità per osservare da vicino un aliscafo o un traghetto in ogni sua parte. L’occasione è arrivata ieri ad Arona con l’Open Day organizzato alla Direzione di esercizio Navimaggiore. Centinaia di visitatori sono arrivati apposta per carpire i segreti del cantiere navale di viale Baracca, in riva al lago, dove lavorano ogni giorno più di 50 persone. Si occupano della manutenzione delle 36 navi in servizio sul Lago Maggiore, dato che ogni 500 ore di navigazione, serve il «tagliando»: i motori vengono smontati, puliti, sostituiti i pezzi danneggiati. Ma intanto i battelli non possono stare fermi. Per questo ci sono motori «gemelli» di scorta pronti all’uso. Ingegneri e specialisti hanno fatto da ciceroni: «Il pubblico – sottolinea il direttore di esercizio di Arona, Gian Luca Mantegazza – ha potuto vedere l’aliscavo Lord Byron e il traghetto Ticino in secca, ma soprattutto il nostro Piemonte: è la nave italiana più antica ancora in funzione. La macchina e le caldaie che producono il vapore sono quelle originali, mai ritoccate. L’unica modifica è il bruciatore di gasolio, visto che non si usa più il carbone».
Il Piemonte è la punta di diamante della flotta, un «museo galleggiante». Costruito nel 1904 dalla Escher Wiss di Zurigo, è tornato a navigare – solo per servizi speciali e crociere – nel 2006, dopo lavori di rinnovamento che hanno interessato per lo più gli arredi liberty. È stato usato per vecchi sceneggiati Rai come Addio alle armi o I promessi sposi, ci è salito il principe Carlo di Inghilterra o gli invitati al matrimonio di Pierre Casiraghi e Beatrice Borromeo.
Per far funzionare il piroscafo (velocità massima 20 km/h) serve un equipaggio di sette persone: capitano, timoniere, tre marinai, un macchinista e un fuochista. Fabio Ernandes, 54 anni di cui trenta alla Navigazione, ha la patente di macchinista e fuochista, due mestieri di grande sacrificio e fatica che si stanno perdendo. Oggi è l’anima del Piemonte. Guarda con occhi innamorati l’antica macchina: «Ogni pezzo è fatto a mano. Si sta in mezzo al rumore e al caldo, senza vedere il lago: facciamo tutto alla cieca, seguendo i comandi via telegrafo del capitano».