la Repubblica, 16 settembre 2017
Tra fuga di notizie e corruzione l’inchiesta “azzoppata” sulla Consip va avanti
Gli investigatori sono sotto accusa, ma questo non significa che l’inchiesta sia finita. Anche dopo aver tolto la delega ai carabinieri del Noe, la Procura di Roma ha continuato a lavorare sui filoni del caso Consip ricevuti per competenza territoriale dai magistrati napoletani Henry John Woodcock e Celeste Carrano. Per traffico d’influenze è tuttora indagato Tiziano Renzi, padre dell’ex premier, coinvolto insieme al trentenne imprenditore toscano Carlo Russo per i presunti rapporti con l’imprenditore napoletano Alfredo Romeo.Renzi senior ha sempre negato di aver incontrato Romeo, smentendo così anche quanto riferito da uno dei testimoni dell’indagine, il commercialista Alfredo Mazzei, che aveva detto di aver appreso dall’imprenditore napoletano di un colloquio avvenuto «in una bettola romana». Circostanza smentita anche da Romeo e finita al centro della contestazione di falso mossa nei confronti del capitano del Noe Giampaolo Scafarto, accusato di aver attribuito a Romeo, invece che al suo consulente Italo Bocchino, la frase «Renzi, l’ultima volta che l’ho incontrato», intercettata e citata nell’informativa sul caso Consip. E sono ancora sotto inchiesta, con l’ipotesi di rivelazione del segreto d’ufficio, il comandante generale dei carabinieri Tullio Del Sette, il comandante regionale della Toscana Emanuele Saltalamacchia e il ministro dello Sport Luca Lotti, coinvolti lo scorso dicembre nel capitolo riguardante la fuga di notizie che sarebbe avvenuta agli albori dell’inchiesta. Tutti hanno sin qui sempre respinto le accuse, sia pubblicamente, sia davanti agli inquirenti. Il procuratore Giuseppe Pignatone, il suo aggiunto Paolo Ielo e il pm Mario Palazzi stanno approfondendo il materiale. Giovedì intanto è stata emessa la prima sentenza: l’ex dirigente della Consip Mario Gasparri ha patteggiato 20 mesi di reclusione per corruzione. Avrebbe ottenuto 100 mila euro in quattro anni da Romeo per dargli informazioni sulle gare bandite dalla centrale pubblica degli appalti. Il 19 ottobre inizierà invece il processo all’imprenditore. La difesa annuncia battaglia.