Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2017  settembre 09 Sabato calendario

Nicole Kidman: le mie figlie mi regalano peluche (che c’è di strano?)

Mi considero una caratterista alle prese con ruoli che cambiano di continuo e hanno angolature sempre nuove». E via così, una cascata di parole per raccontarmi entusiasta dei suoi ultimi lavori. In pochi mesi ho incontrato Nicole Kidman ben tre volte, per The Killing of Sacred Deer, un thriller diretto da Yorgos Lanthimos; per L’inganno, il dramma gotico di Sofia Coppola; per Top of the Lake-Il mistero del lago, il sequel della miniserie di Jane Campion, australiana come lei, grande amica nonché regista del cuore. Ah, dimenticavo Big Little Lies, la fortunata serie tv di cui è coprotagonista e co-produttrice.
Rivedere Nicole per me è sempre una gioia; è una donna-donna che ama passare tempo con altre sue compagne, instaurando all’istante con loro un clima di simpatia e complicità. «In fondo siamo tutte simili, no? Con gli stessi desideri, le stesse paure e ansie». Non ricorre mai a giri di parole: «Tutto merito di mamma Janelle» precisa sorridendo: «mi ha insegnato a non tirarmi mai indietro e a dire sempre quello che penso, in modo garbato e gentile». Non cela neppure le emozioni: spesso, quando racconta dei figli, del padre mancato e delle cause che le stanno a cuore, ha gli occhi lucidi. Qualche lacrima, lei se ne scusa, poi ci ride su. Kidman è, a 50 anni, una delle attrici più richieste dai registi hollywoodiani e da quelli indipendenti; è la mamma-chioccia appagatissima di due bambine, Sunday Rose e Faith, nonché dei ragazzi Isabella Jane e Connor Anthony adottati quando era sposata con Tom Cruise; ed è anche la moglie innamorata del cantante country Keith Urban.
Oggi è superfemminile in un vestititino di trine a balze bianco e lilla: i toni diafani e i lunghi capelli biondi sciolti sono quelli di un personaggio preraffaelita.
Ha affrontato ruoli straordinari in pochi mesi. Un felice allineamento stellare?
Forse (sorride). Io amo autori e registi dalle prospettive forti, potenti: non sono facili da trovare. Mi entusiasma, poi, sostenere i filmmaker alle prime armi o quelli che non trovano finanziamenti. Oggi sono nella posizione di facilitare o sostenere una carriera: mi pare stupendo.
Prima era diverso?
Arrivata in questo Paese pensavo, come australiana, di dover diventare più americana, e seguire certi modelli e parametri non miei: ho cercato di adeguarmi a determinate formule. Per me però non ha funzionato; appena gettata ogni remora, mi sono sentita artisticamente libera e non sono più tornata indietro. Non è stato facile: a volte annaspi in acque poco sicure, provi disagio, sei esposta, vulnerabile e fragile per via di tante emozioni. Ma il percorso mi affascina e continua ad appassionarmi come il primo giorno.
Quando la Coppola le ha proposto un ruolo in L’inganno ha subito accettato.
Mi piace la sua impronta personale. Jane Campion dice che Sofia ha uno sguardo tutto femminile, un’inquadratura ultra-femme. Io ammiro poi il fatto che sia riuscita, con un padre tanto famoso, a essere stimata per sé. Sa creare un’atmosfera speciale, il suo modo di raccontare e filmare è molto semplice, eppure quasi ipnotico. Ha un senso dell’umorismo contorto, perverso, in un certo senso. Sono orgogliosa di lei, di essere associata a lei e, indirettamente, a una famiglia straordinaria: pensi che la madre ha diretto un film a 80 anni!
Passiamo alla sua vita familiare, a Nashville. Non le ho mai chiesto com’è casa sua. Molto southern-country?
Vorrei venisse descritta come calda e accogliente. La presenza delle bambine è palpabile, e a volte tutto è un po’ in disordine. Mia madre, che è arrivata qualche settimana fa, mi ha fatto notare che ci sono troppe cianfrusaglie e devo liberarmi di quanto è inutile; così mi ha spinto a fare un repulisti. Io tendo a conservare le cose e mi piacciono i giocattoli di pezza, tutto ciò che è di peluche. Ridicolo, lo so, ma i miei figli me li comprano ancora e ho un’intera collezione di orsacchiotti! Soprattutto, direi che è una casa affettuosa e ha un buon profumo mio marito ama le cose che sanno di buono. Lasciamo il profumo della nostra famiglia ovunque ce ne andiamo (ride).
È apparsa nel giro di sei mesi in due importanti serie. In famiglia guardate spesso la tv?
Sì, ci sediamo tutti insieme sul divano, sotto le nostre copertine morbide e tanti cuscini. Sono cresciuta guardando la tele coi miei, tutti raggomitolati davanti a Vita da strega.
A giugno è arrivata alla boa dei 50 anni.
Ogni cosa si è allineata felicemente in questo momento della mia vita. Ovvio, il tempo non è più infinito come quando ne avevo 18, ma la cosa più importante è assaporare quanto questa sia un’età preziosa. Sono davvero fortunata, e... le cose avvengono in modo misterioso, no? Che tutto questo mi sia arrivato a 50 anni... Ringrazio il cielo, grazie Dio! (e ride).
Ha qualche passione nascosta?
La più grande rimane la famiglia. Qualche settimana fa ero a un premio musicale. Ecco: ero così felice dessero quel riconoscimento a Keith e che Faith e Sunday fossero lì con noi. Subito dopo mia figlia mi ha detto: “Certo, tu e papà vi baciate tutto il tempo”. Una cosa fantastica! Ma lei mi stava chiedendo di altre mie passioni: sono molto devota a mia madre, la base di tutto ciò che sono, la donna che mi ha insegnato e continua a insegnarmi ogni cosa... Ma non mi sto ripetendo? (ride) A_h... mi piace da matti anche leggere e nuotare in mezzo all’oceano.