La Stampa, 15 settembre 2017
Tunisia, libertà alle donne di sposare non islamici
Libertà alle donne tunisine di scegliere e sposare chi vogliono anche fuori dall’islam. È il grande passo che si è concretizzato ieri con l’annullamento della circolare del 1973 e di tutti gli altri testi che vietavano i matrimoni tra donne tunisine e non musulmani. Una pratica che riguarda tutti i Paesi musulmani ma che la Tunisia, come capofila di questa storica iniziativa verso una vera uguaglianza tra uomini e donne. Le musulmane sposate a non islamici non sono poche e l’obbligatorietà alla conversione come unico modo per legalizzare la propria unione, era ed è un’ipocrisia non più tollerabile. La Tunisia ne ha fatto un tema centrale e quest’estate, lo aveva promesso il presidente della repubblica Beji Caid Essebsi dopo l’approvazione della legge contro le violenze sulle donne. Eredità e matrimoni misti potrebbero essere i prossimi passi. Due scelte che hanno fatto storcere il naso ai conservatori di Al-Azhar come quelli dell’Università Zitouna che hanno bollato tali iniziative come fuori e lontane dalla Sharia. Le altre donne dei Paesi vicini hanno un esempio sul quale consolidare la propria lotta di emancipazione, da oggi hanno un’arma in più.