La Gazzetta dello Sport, 15 settembre 2017
Il Real Madrid blinda Isco: clausola da 700 milioni
Ora è ufficiale: l’attaccante spagnolo Isco ha rinnovato fino al 2022 il suo contratto con il Real Madrid. L’annuncio della società madrilena, seguito oggi dalla presentazione ufficiale alle 14 nella sala stampa dello stadio Bernabeu, zittisce polemiche mal di pancia. Sì, perché fino a un anno fa il destino dell’ex calciatore di Valencia e Malaga sembrava segnato. Troppo forte la concorrenza di Bale, troppo poco lo spazio concessogli da Zidane in campionato e soprattutto in Champions League. Tanto che Isco è stato vicinissimo a cambiare maglia, con Barcellona, Manchester City, Bayern Monaco e Juventus pronte a fargli i ponti d’oro. Ma l’infortunio dell’esterno gallese gli ha aperto le porte della squadra, di cui è diventato un intoccabile. Oggi Isco è una delle stelle del calcio spagnolo: lo ha confermato lo scorso 2 settembre, segnando una splendida doppietta all’Italia nello «spareggio» di Madrid. Anche il Real se n’è accorto. E ha deciso di blindarlo.
CLAUSOLA «MONSTRE» 700 milioni di euro. A tanto ammonta la clausola rescissoria prevista dal nuovo contratto di Isco, che rende «El chico de oro» il giocatore con la clausola più alta al mondo dopo l’irraggiungibile Cristiano Ronaldo (un miliardo). Cifre folli, ma intelligenti. Ne sa qualcosa il Barcellona, che a inizio agosto ha perso Neymar per appena 222 milioni di euro. Briciole, se si pensa alle clausole altissime fissate negli ultimi anni da Real. In effetti, i «Galacticos» preferiscono spendere di più oggi, per cautelarsi da possibili assalti domani. Oltre al già citato CR7, tutti i più importanti inquilini della «Casa Blanca» sono stati blindati con clausole elevatissime. Pensate apposta per scoraggiare gli emiri di Psg e Manchester City. Bale, Benzema, Ceballos e Modric hanno clausole da mezzo miliardo, Asensio e Carvajal da 350 milioni. E il Barcellona? Sta a guardare (o quasi). Messi, uomo simbolo del club blaugrana, l’orgoglio di una nazione (come si proclama la Catalogna) ha una clausola ridicola se confrontata a quella di Cristiano Ronaldo: 300 milioni di euro, cioè meno della metà di CR7. Seguono Suarez, Iniesta, Piqué e Busquets, tutti a quota 200 milioni. Unica eccezione, il neo-acquisto Ousmane Dembélé: 400 milioni di clausola.
NEYMAR FA SCUOLA In un mercato dove gli zeri si moltiplicano a vista d’occhio, il Real non ha voluto correre rischi. Fissare una clausola da 700 milioni come nel caso di Isco, non è a costo zero, anzi. Comporta uno sforzo economico notevole, rendendo inevitabile un ritocco all’insù dell’ingaggio del calciatore blindato. Ma se l’alternativa è vederselo soffiare per una «manciata» di euro, tanto vale mettere mano al portafoglio. Il caso Neymar è emblematico e reso ancora più grave dall’errore di prospettiva commesso dalla dirigenza del Barcellona. Il brasiliano, oggi tenore del trio del Psg con Cavani e Mbappé, aveva rinnovato il suo contratto nell’ottobre 2016. In quel frangente, ci si aspettava che il Barça aumentasse di molto la clausola del contratto di «O’Ney», che ammontava allora a 180 milioni di euro. E invece, l’entourage del giocatore aveva vinto su tutta la linea, assicurandogli un premio a perdere di 26 milioni di euro e un piccolo ritocco della clausola da 180 a 222 milioni di euro. Un invito a nozze per il Psg, che l’ha portato sotto la Tour Eiffel. Il vero motivo che ha indotto il Real a blindare Isco con la super clausola da 700 milioni di euro. Con emiri e affini, non si sa mai...