la Repubblica, 15 settembre 2017
Lo Stato fantasma di Veishnoria impazza ai giochi di guerra russi
MOSCA Ha una capitale, Giradis, uno stemma, una valuta e un ministero degli Esteri che promette su Twitter che la sua popolazione «non si arrenderà». Eppure Veishnoria non esiste. Insieme a Vesbaria e Lubenia, è uno dei tre Stati inventati dal Cremlino nell’ambito delle grandi esercitazioni militari russe “Zapad 2017” iniziate ieri. Nella sceneggiatura delle manovre, questa coalizione di fittizi Stati occidentali cerca di destabilizzare la Bielorussia e di seminare tensioni tra Minsk e Mosca. Veishnoria si trova nella regione nordoccidentale della Bielorussia, Vesbaria copre parte della Lituania e della Lettonia, mentre Lubenia si sovrappone alla Polonia nordorientale e alla Lituania sudoccidentale.
Da quando a fine agosto sono iniziate a circolare le mappe dei tre Stati immaginari, Veishnoria ha iniziato a vivere di vita propria su Internet. Divertiti utenti dei social hanno creato l’inno, lo stemma e la valuta: un “Vsn” vale 5 dollari, ma «solo negli uffici di cambio domestici». Hanno lanciato un sito web dove richiedere la cittadinanza e un altro dove acquistare passaporto e t-shirt col logo. Hanno ricostruito la sua storia e la sua cultura in una voce di Wikipedia che però ha avuto durata breve. E infine hanno ideato un profilo satirico su Twitter del suo ministero degli Esteri che un giorno lancia l’allarme sulla «concentrazione di attrezzature militari bielorusse al confine», quello dopo promette «stufato, miele, pane e lardo» ai soldati di Minsk che si arrenderanno.
Dietro all’ironia si celano paure reali. L’analista Serghej Chalj ha notato che il territorio di Veishnoria coprirebbe non a caso la regione bielorussa più avversa al presidente Aleksander Lukashenko, “l’ultimo dittatore d’Europa”, dove alle presidenziali 1994 il 12,6% votò il politico d’opposizione Zianon Pazniak, oggi in esilio. Lo storico politico Pavel Usov ha invece pubblicato su Facebook un commento tra il serio e il faceto osservando che «Veishnoria è un Paese democratico pacifico» e che «è probabile che Mosca abbia provocato con un conflitto tra Minsk e Giradis per impedire che si unisca a Nato e Ue». Un’allusione alle reali tensioni in corso tra la Russia e i suoi vicini dell’Alleanza Atlantica. Che le esercitazioni Zapad non fanno che acutizzare.
Oltre che in Bielorussia, le manovre si svolgono nell’exclave di Kaliningrad, nelle regioni di Leningrado e di Pskov. Coinvolgono 12.700 militari, appena sotto la soglia di 13mila che, secondo il Documento di Vienna 2011, obbliga i Paesi Osce a invitare osservatori. Molti stimano però che il numero di soldati realmente dispiegati sfori quota 100mila, tenendo conto in realtà di unità della protezione civile impegnate in operazioni parallele.
Zapad è una delle esercitazioni che la Russia effettua ogni anno lungo i suoi confini sin dalla Guerra Fredda. Le ultime manovre sul fronte europeo si erano tenute nel 2013. Da allora lo scenario è cambiato: nel 2014 c’è stata l’annessione della Crimea e lo scoppio del conflitto nell’Est Ucraina. Da qui i timori. Ma c’è anche chi li seppellisce con una risata su Internet: “Viva la Veishnoria”.