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 2017  settembre 14 Giovedì calendario

Di cosa si parla a Londra: la rivolta del ducato di Cornovaglia

Si usa dire giustamente che la Gran Bretagna è la democrazia moderna più antica della terra: la prima ad avere avuto un parlamento e le radici dello stato di diritto, dalla Magna Carta (1215) in poi. Ma forse bisognerebbe aggiungere che è l’ultima democrazia feudale rimasta al mondo: l’unica dove l’aristocrazia esercita un potere assoluto sul terreno che abbiamo sotto i piedi. Un libro appena pubblicato a Londra su quel che resta della nobiltà nel ventunesimo secolo rivela che ben un terzo di tutto il territorio britannico appartiene a reali, conti e marchesi. E una causa finita questa settimana in tribunale sottolinea quanto sia incrollabile questo principio: gli abitanti del Ducato di Cornovaglia, splendida proprietà del principe Carlo, lo hanno citato in giudizio per il rifiuto dell’erede al trono di concedere loro il diritto di comprarsi la casa in cui vivono. Acquistandola sono diventati proprietari soltanto dei muri: quello che ci sta sotto, su cui sono piantate le fondamenta, è della Corona. Sono dei semplici leaseholders, gente che la casa l’ha ricevuta in leasing dalla monarchia, per 50 o 100 anni, non dei freeholders, proprietari in tutto e per tutto. Con i soldi del ducato, il principe mantiene la sua fattoria, dà una paghetta ai figli William e Harry, paga perfino le 18 mila sterline l’anno della scuola privata del principino George. Il Medioevo è lontano. Ma il feudalesimo in Inghilterra non è del tutto scomparso.