Il Resto del Carlino, 13 settembre 2017
«Una partita di basket per aiutare la mia Livorno»
SEI morti, due dispersi, numerose famiglie evacuate, danni ad abitazioni, strade e ponti: è il tragico bilancio, purtroppo ancora provvisorio, della ‘bomba d’acqua’ che ha investito Livorno nella notte fra sabato e domenica. Di questo e molto altro racconta oggi, con la voce ancora rotta dall’emozione, il livornese Claudio Bonaccorsi, ex campione del basket e bandiera del Livorno, con cui ha giocato per otto stagioni consecutive in serie A. Residente a Rimini da circa vent’anni per ragioni affettive, il ‘Bomba’ ha lasciato a Livorno genitori, fratelli e amici. «Il telefono non ha mai smesso di squillare dalla prima mattinata di ieri – racconta – I miei familiari mi hanno parlato di uno scenario apocalittico. Sebbene la zona più colpita sia quella nei pressi dello stadio, in tutta la città si sono avuti danni ingenti. Molti miei amici hanno perso l’auto o hanno subito allagamenti di cantine e scantinati. Anche i miei due fratelli hanno avuto danni alle proprie case, fortunatamente limitati perché vivono in zone della città meno colpite dalle esondazioni». Anche Bonaccorsi ha voluto immediatamente dare il proprio contributo: lo ha fatto organizzando in poche ore una partita di basket di beneficienza insieme all’Assessore allo Sport del Comune di Livorno, Andrea Morini. Oggi affermato procuratore sportivo, Bonaccorsi coinvolgerà nel match alcuni nomi eccellenti, come i giocatori della Nazionale BasketArtisti (fra cui i presentatori Fabrizio Frizzi e Paolo Ruffini e il cantante Alessio Bernabei) e alcune vecchie glorie del basket livornese dei tempi d’oro. La partita si giocherà nelle prossime settimane a Livorno e il ricavato sarà interamente devoluto in beneficienza. «Ho scelto di vivere a Rimini perché qui ho i miei affetti più cari: mia figlia e Doriana, la mia attuale compagna – anche lei riminese – con cui convivo da tre anni. Ma sono rimasto molto legato alla città in cui sono nato e ai livornesi. Questa partita è il minimo che possa fare per sostenerli».