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 2017  settembre 09 Sabato calendario

Semestre da record per Cairo. Tutto merito dei conti Rcs

Chi l’avrebbe detto che sarebbe bastato meno di un anno per rimettere a posto i conti di Rcs? Il miracolo è riuscito a Urbano Cairo arrivato in via Solferino esattamente dodici mesi fa dopo aver sbaragliato la cordata comandata da Mediobanca e Andrea Bonomi. Più che sui soldi (l’offerta di Cairo era più bassa dei concorrenti) la Borsa ha scommesso sul piano industriale, I conti semestrali della Cairo Communication presentati ieri hanno confermato la correttezza della scelta.
Il consolidato (che quindi comprende anche i risultati di Rcs) chiude con un utile di 19,9 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto ai 4,1 milioni dell’anno scorso. Considerando l’intero perimetro del gruppo, il fatturato arriva a 633,3 milioni in forte crescita rispetto all’esercizio precedente (133,5 milioni). Il salto naturalmente è legato al consolidamento di Rcs che ha aggiunto 505,9 milioni di ricavi. Il margine operativo lordo e il risultato operativo sono stati aumentati, rispettivamente, a 85,2 milioni e a 53,2 milioni (7,9 milioni e 3,1 milioni nel primo semestre del 2016). 
La Borsa, ovviamente, ha apprezzato portando il titolo oltre la soglia di 4 euro con un rimbalzo del 4,05%. Gli analisti sono ottimisti. Per Banca Imi il titolo dovrebbe arrivare a 4,6 euro e per Banca Akros a 5,2. Un cambio di prospettiva così vistoso e rapido è frutto del meticoloso taglio dei costi. Una conferma che, negli ultimi nove esercizi (tutti in perdita), Rcs non ha avuto una gestione adeguata. Addirittura negligente visto che Cairo, un anno fa, appena arrivato in via Solferino si era messo le mani nei capelli: «Ho visto cose nei bilanci che mi hanno lasciato interdetto, come 55 milioni tra prestazioni professionali e consulenze – aveva detto –. Non so quanto taglieremo ma taglieremo tanto». 
È stato di parola visto che sul fronte dei ricavi la situazione non è particolarmente soddisfacente. Al fatturato di Rcs mancano una trentina di milioni rispetto all’anno passato e a Cairo Communication altri cinque. 
Il contenimento dei costi ha migliorato i margini consentendo di rimborsare un po’ di debiti (sono scesi da 352 a 345 milioni). L’utile di Rcs nel semestre è stato di 73 milioni rendendo credibile la previsione annunciata da Cairo di chiudere a 140 milioni per la fine dell’anno il bilancio di via Solferino. Migliora La 7 arrivata ormai al pareggio operativo.Tengono bene i periodici che garantiscono un risultato lordo di 5,5 milioni. 
Complessivamente i risultati del gruppo Cairo confermano che la carta stampata è ancora fonte di buoni guadagni. Naturalmente bisogna saperla gestire. 
Per quanto riguarda il futuro è molto probabile che il prossimo anno sarà dedicato alla fusione tra Cairo ed Rcs. L’operazione permetterà un altro consistente taglio dei costi mentre, al momento, sembra esclusa qualunque ipotesi di aumento di capitale. Il recente accordo con le banche allontana questa prospettiva rendendo il mercato ancora più euforico.