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 2017  settembre 09 Sabato calendario

Malaria, domande & risposte

1 Un malato di malaria può contagiare un’altra persona?
No, perché la malattia venga trasmessa dall’uno all’altro direttamente è necessaria una trasfusione di sangue infetto. Il sangue infetto per generare l’infezione deve essere comunque inoculato. In via teorica basterebbe una siringa riutilizzata. La malattia può inoltre essere trasmessa da madre a figlio durante la gravidanza.
2 Dunque è sbagliato pensare che la trasmissione possa avvenire con un contatto, come ad esempio per l’influenza? E fra compagni di scuola che trascorrono assieme diverse ore, uno dei quali torna in classe dopo essere guarito?
È una modalità di trasmissione da escludere. Il parassita della malaria, il plasmodium falciparum, per «muoversi» da un individuo all’altro deve essere trasportato da un vettore, la zanzara Anopheles, specializzata in questo tipo di funzione. Non tutte le Anopheles sono capaci di adempiere a questo compito. Le specie italiane, presenti solo in alcune ristrette zone del Paese, possono veicolare il plasmodium vivax, causa di una forma di malaria benigna. È escluso che altre specie di zanzare siano competenti nel trasporto del parassita.
3 Che cos’è il plasmodium falciparum ?
È un protozoo, cioè un parassita unicellulare che si riproduce nel fegato e nei globuli rossi con grande rapidità. Il serbatoio sono i mammiferi, compreso l’uomo.
4 E che cos’è la cosiddetta «malaria da aeroporto»?
Può succedere che viaggiatori provenienti da Paesi endemici, dove la malattia è molto diffusa, portino con se involontariamente nel bagaglio un esemplare di Anopheles infetta. La zanzara una volta liberata può trasmettere il plasmodium con una puntura. L’insetto sopravvive anche nel bagaglio imbarcato. Una volta fuori sopravvive nell’ambiente ma resta in uno spazio molto limitato.
5 Quali sono le caratteristiche della Chikungunya, di cui sono stati appena diagnosticati tre casi nella zona di Anzio?
È una malattia, dagli esiti in genere non severi, causata da un virus. Per la trasmissione è necessaria l’ Aedes albopictus, meglio nota come zanzara tigre, che trasporta il virus pungendo un individuo infetto giunto da un Paese endemico. L’ultimo focolaio di una certa entità è stato segnalato nel 2007 in provincia di Ravenna, 250 casi.
(Hanno risposto alle domande del Corriere della Sera Zeno Bisoffi, responsabile del centro malattie infettive e tropicali al Negrar di Verona, Luigi Gradoni, parassitologo Istituto superiore di sanità, e Gianni Rezza, capo dipartimento malattie infettive dell’Iss).