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 2017  settembre 11 Lunedì calendario

Ma mi faccia il piacere

Suicidio preventivo. “Chi ci vuole morti avrà delle sorprese” (Angelino Alfano, segretario Ap e ministro degli Esteri, La Stampa, 10-9). Lo siamo già, tiè!
Finalmente lavora. “A Firenze Matteo ‘prof’ per Stanford, Matteo Renzi ‘docente’ di Europa per la Stanford University. Ogni settimana l’ex premier si recherà al Breyer Center, sede fiorentina dell’ateneo californiano, per fare lezione” (Corriere della sera, 6.9). Del resto è sempre stato madrelingua e padre ignoto.
Rivoluzione forlaniana. “Siamo stati tutti rottamatori. Anche io da giovane” (Pierferdinando Casini, deputato centrista, Corriere della sera, 6.9). Era sulle barricate con Bisaglia nella brigata Forlani.
Pisapippe. “I 5Stelle ogni giorno cambiano idea su quasi tutto” (Giuliano Pisapia, Campo progressista, Corriere della sera, 8.9). Quindi mi iscrivo.
Verdinini. “C’è un Verdini nel Pd. Il figlio 27 enne Tommaso ha la tessera da 3 anni” (Corriere della sera, 8.9). Il padre invece è all’orecchio.
Betulla colpisce ancora. “Li abbiamo messi alla gogna e gli stupratori si sono arresi. Marocchini, i criminali di Rimini hanno 15 e 16 anni. Sono crollati perchè hanno capito di non avere scampo” (Renato Farina, Libero, 3.9). Ma soprattutto erano affezionati lettori di Libero.
Scuola di giornalismo. “Vedo qualche giornalista che mi guarda storto… Parliamo non di una categoria, ma di singoli relitti umani che trovano più conveniente sparare titoli a capocchia che fare la fatica di impegnarsi… Siamo oggetto di una campagna di aggressione mediatica per sporcare la nostra immagine e comprimere le nostre potenzialità… Non è giornalismo, ma un atteggiamento da peracottari” (Vincenzo De Luca, presidente Pd della Campania, Lira Tv, 7.9). Al governatore non far sapere quant’è buona la frittura con le pere.
Resto umile/1. “No, guardi, io sto bene lontano dai microfoni. Si può apparire anche con misura ed è quello che farò. Sarà un inverno intenso di letture e studi” (Matteo Salvini, segretario Lega Nord, la Repubblica, 10.9). Occhio all’ernia al cervello.
Resto umile/2. “Renzi su Mdp: colpa loro se si perde in Sicilia” (Corriere della sera, 9.9). A lungo accusato di arroganza, ora Renzi esagera in umiltà e si sottovaluta: ha ampiamente dimostrato di riuscire benissimo a perdere da solo.
Antimafia omeopatica. “Sgarbi in Sicilia vorrebbe affidare due assessorati a Bruno Contrada e a Mario Mori” (La Stampa, 10.9). E poi dicono che i politici non parlano più di mafia.
Tutti contro uno. “Virle (Torino): il mini-sindaco leghista nell’animo ma eletto in una lista civica si trasforma in sceriffo: multe a chi ospita profughi senza dirlo. Ma in paese vive un solo richiedente asilo” (La Stampa, 9.9). Che si sentirà vagamente osservato.
Materia prima. “Riporterei in Rai Lilli Gruber nello spazio di Enzo Biagi” (Stefano Coletta, direttore Rai3, Sette, 8.9). Così ne abbiamo un’altra da cacciare.
L’autoindagine. “Giudice va in pensione, il processo alla strage del rapido 904 ricomincia da capo” (la Repubblica, 5.9). “Il giudice del processo 904: ‘Lo stop è colpa della riforma della giustizia’” (ibidem). “
Il ministro Orlando chiede un’indagine” (ibidem). Voglio proprio sapere chi è quel fesso di ministro della Giustizia che ha fatto la riforma della Giustizia.
Del Sette e Dell’Otto. “Il comandante generale Tullio Del Sette: comportamento indegno che infanga il lavoro di tutta l’Arma” (sulle accuse di stupro a due carabinieri, la Repubblica, 10.9). Come se non bastasse un comandante generale indagato per rivelazione di segreti e favoreggiamento nell’inchiesta Consip.
Usa e getta. “Gli Usa: chiarezza sugli stupri di Firenze” (La Stampa, 9.9). Come sulla strage del Cermis, il sequestro Abu Omar, l’omicidio Calipari e il delitto Meredith.
Nostradamus. “… la trasformazione del M5S da puro movimento anti-partito a movimento di qualcuno, del leader designato Di Maio… proprio come aveva paventato Bobbio” (Nadia Urbinati, la Repubblica, 10.9). Perbacco: oltre che un grande pensatore, Bobbio era pure un profeta. Morì nel 2004, cinque anni prima della nascita del M5S, ma aveva già previsto tutto.
I titoli della settimana/1. “Nessuno tocchi l’Arma” (Alessandro Sallusti, il Giornale, 9.9). Ma c’è un equivoco: l’Arma non tocchi nessuna.
I titoli della settimana/2. “I morbi portati dagli immigrati”, “Stupro di Rimini: ‘Doppia penetrazione’”, “Dopo la miseria portano malattie”, “Ci vogliono morti”, “Vieni fuori, cretino”, “La verità sui neri irrita” (titoli di prima pagina su Libero nell’ultima settimana). Ecco, ‘sti negri portano pure l’orticaria.