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 2017  settembre 10 Domenica calendario

Si torna a scuola

La lista dei problemi della scuola, oggi che si ricomincia, è piuttosto lunga: la faccenda dei vaccini, i professori che mancano, i costi aumentati per le famiglie, le nuove regole sugli esami, gli stage obbligatori, se si possa o non si possa portarsi il panino da casa, l’impreparazione degli studenti -specie al centro e al sud -, le nuove idee del ministro Valeria Fedeli, il liceo di quattro anni, gli abbandoni scolastici...  

Non si dice «abbandoni scolastici», ma «early school leaving». Si aggiorni.
Proprio ieri Gramellini ha raccontato che un programma tv  ha testato la preparazione dei nostri liceali, ottenendo queste risposte: «La capitale degli Usa? New York», «Dove si trova piazza San Marco? A Roma… no, a Firenze», «Chi ha scritto i Promessi Sposi? Shakespeare», «Chi era Borsellino? Un camorrista… cioè no, forse è stato ucciso dai camorristi», «Chi era Napoleone? Giovanni Napoleone, il nome me lo ricordo, era un direttore, anzi un capo di navi», «Marco Polo? Quello che ha scoperto l’America». Quindi, forse, anche «abbandoni scolastici» è un’espressione troppo difficile. In ogni caso: la percentuale di uomini e donne tra i 18 e i 24 anni che hanno rinunciato alla scuola secondaria di primo grado (la licenza media), in Italia, è sceso dal 20,4% del 2006 al 13,7% del 2016, con grandi differenze tra Nord e Sud. La media europea è dell’11%. È uno dei pochi dati consolanti anche se restiamo ancora sotto la media europea. Saprà infatti che, quanto a preparazione, l’Ocse testando 11.583 alunni di 474 scuole, certifica che dal 2006 a oggi, in fatto di preparazione nulla è cambiato: eravamo sotto la media e restiamo sotto la media. Un dato per tutti: uno studente su cinque non raggiunge il livello minimo di competenza nella lettura di un testo.  

Procediamo con ordine: quanti studenti, quanti insegnanti, le date delle vacanze.
Otto milioni di studenti, circa 750 mila insegnanti. A Bolzano sono tornati a scuola martedì scorso, in Lombardia si parte martedì prossimo, quasi tutti gli altri ricominciano domani. Calendario delle vacanze: quelle di Natale dal 23 dicembre al 7 gennaio, Carnevale 12 e 13 febbraio, Pasqua dal 29 marzo al 3 aprile, ultimo giorno di scuola l’8 giugno (30 giugno per l’infanzia), maturità dal 20 giugno.  

La storia dei professori che mancano.
Il consiglio dei ministri aveva annunciato 52 mila assunzioni. A oggi ne sono state portate a termine 30 mila. Non si trovano professori di matematica, benché sieda nei nostri banchi lo studente quattordicenne Massimiliano Boschi da Civitavecchia che ha vinto a Parigi, per la seconda volta consecutiva (mai successo prima), la Finale Internazionale dei Giochi Matematici e di Logica (45 mila concorrenti). Le cattedre vuote si trovano in prevalenza al Centro e al Sud. In totale i supplenti impegnati a turare questo e altri buchi saranno centomila.  

Gli altri problemi.
A volo d’uccello. Il Codacons calcola che per la prima volta quest’anno la spesa per il materiale scolastico sfonderà la soglia dei 500 euro, attestandosi intorno ai 511 euro. Vaccini: è ammessa l’autocertificazione, però bisogna mettersi in regola entro il 31 ottobre oppure, per i nidi, le scuole d’infanzia e le sezioni primavera, entro il 10 marzo. Attenzione: chi non vaccina i figli rischia una multa di 500 euro. Ricordare che i vaccini obbligatori e gratuiti sono passati da 4 a 10: antipoliomielite, difterite, tetano, epatite B, pertosse e haemophilus influenzae (disponibili in un’unica soluzione esavalente), antimorbillo, rosolia, parotite e varicella (quadrivalente). Per ogni dubbio, telefonare al numero verde 1500 o cercare in internet www.salute.gov.it/vaccini. La storia del panino a scuola e cioè se una famiglia possa rinunciare alla mensa e provvedere da sé alla colazione dei figli è finita in cassazione con decine di tribunali chiamati intanto a giudicare. Si scontrano formidabili idee generali: la libertà delle famiglie contrapposta a un principio democratico di eguaglianza. In 166 classi di Biella, verbania, Milano, Torino e Trapani si fa la prova di insegnare senza che a casa si debbano svolgere dei compiti. Quanto alle idee del ministro Fedeli, ha ipotizzato di portare l’obbligo scolastico da 16 a 18 anni e annunciato che dall’anno scolastico 2018-2019 su cento classi di altrettanti istituti si sperimenterà il liceo quadriennale invece che quinquennale. Ha anche promesso di dare «un riconoscimento sociale e economico del valore delle professionalità di chi lavora nella scuola e nelle università».  

In che senso «le nuove regole sugli esami»?
Alle elementari si potrà bocciare «solo in casi eccezionali» e con «decisione unanime dei docenti della classe». L’esame di terza media passerà da cinque a tre prove scritte (italiano, matematica, lingue straniere) più il colloquio orale. Al test Invalsi si aggiungerà una prova di inglese.
Da quest’anno gli stage gratuiti presso le aziende saranno obbligatori per tutti gli studenti dell’ultimo triennio.