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 2017  settembre 08 Venerdì calendario

L’amaca

I migranti sono contagiosi, dice la destra schifiltosa, e ci portano la malaria. Il potere è contagioso, dice l’ex giudice Imposimato, tutor della democrazia, che sgrida Di Maio perché è andato a Cernobbio a mangiare salatini con quelli della Trilateral. Per la sinistra isolazionista invece è contagioso Alfano, meglio dunque presentarsi in Sicilia con una lista-tabernacolo, minima ma santa. Prosperano i tabù alimentari, da quelli classici (religiosi) a quelli di nuovo conio del vegano che non ti tocca se hai mangiato un uovo e dei maniaci delle intolleranze, che non si placano fino a che qualcuno non gli prescrive astinenza a vita dal peperone.
Si moltiplicano i contagi da temere, gli altri sono visti soprattutto come vettori di impurità, portatori di vizio e malattia, corruttori di costumi e coscienze. Si chiama paranoia, e il fatto che una malattia psichica stia diventando epidemica richiederebbe, con urgenza, consulti incrociati tra psichiatri ed epidemiologi. Nell’attesa, bisogna mantenere la calma. Pur non potendo escludere che la peste ci colga, dobbiamo decidere se uscire comunque di casa, in quella gran mischia che è la vita, o rimanercene rinchiusi a maledire l’irrimediabile insania del mondo.