la Repubblica, 6 settembre 2017
Vaccini, il governo ricorre contro il Veneto
ROMA Il governo replica alla Regione Veneto, che rimanda al 2019-2020 l’obbligo di vaccinazione nei nidi e nelle scuole dell’infanzia all’interno del suo territorio. Attraverso il ministero della Salute, l’esecutivo sta valutando un ricorso al Tar del Veneto nei confronti del decreto Mantoan, che poi è il direttore generale della Sanità della giunta Zaia. Non c’è ancora un mandato formale all’Avvocatura dello Stato, ma l’esame del dossier è stato avviato. Il principio cardine su cui farà leva l’impugnazione è che, nonostante la sanità sia una materia in gran parte concorrente, cioè di competenza sia delle Regioni che dello Stato, la salvaguardia della salute è invece una competenza esclusivamente statale e quindi non è possibile che ci siano trattamenti e regole diversi a seconda degli orientamenti regionali.
«Ho dato mandato di perseguire tutte le azioni contro la decisione della Regione Veneto che è totalmente irragionevole – ha detto la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin –. La legge sull’obbligo vaccinale è nazionale. Il Veneto è nello Stato italiano e deve rispettare la legge. Invito il presidente Luca Zaia e il direttore Domenico Mantoan a rivedere la loro posizione alla luce dei dati epidemiologici e per la sicurezza delle famiglie». La ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli ha aggiunto, da Milano: «Vorrei tanto che la Lombardia e il Veneto stessero con noi perché quello dei vaccini è un tema che riguarda il Paese e non ci si può differenziare».
La Regione Lombardia, altalenante nella strada da prendere, ha deciso che non ci sarà la proroga di 40 giorni per i bimbi non vaccinati che frequentano gli asili, come precedentemente annunciato. Le famiglie dei bambini che saranno allontanati da nidi e materne se non avranno presentato entro l’11 settembre la documentazione richiesta potranno accedere a un “‘Percorso formale di recupero dell’inadempimento” che, in 40 giorni, consentirà loro di mettersi in regola e riprendere la frequenza. Il sindaco di Roma, Virginia Raggi, ha scritto una lettera – in ventimila copie – alle scuole comunali: è indirizzata ai genitori e offre indicazioni sulla normativa.
Sono diverse le Asl italiane sommerse di richieste di vaccinazioni. A Napoli 1 la situazione è critica, nel Lazio si è partiti in ritardo. Il ministero della Salute mantiene in vita il numero verde, 1500, per i genitori a cui servono informazioni.