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 2017  settembre 06 Mercoledì calendario

Fiorello: «Chiudo l’Edicola e torno al varietà»

L’annuncio è di quelli un po’ tristi per chi ogni mattina si era abituato a cappuccio e brioche in compagnia dell’improbabile combriccola dell’«Edicola Fiore». Quindi (almeno per ora) cancellate dal vocabolario televisivo quotidiano Er Pompa, Agonia, Cofanella, Depresso o i Gemelli di Guidonia. Fiorello chiude la sua «Edicola», lasciando a casa i suoi ormai più che quattro amici al bar.
L’annuncio dello showman per qualcuno era nell’aria. Dato che, come tutte le grandi superstar nel loro campo decide di mollare quando la luce è ancora accesa. E così, dopo la premessa («sono felice per il Premio Satira alla Carriera, che mi sarà consegnato il 16 settembre a Forte dei Marmi»), è arrivato l’annuncio: «Penso due cose: che sono vecchio e che una carriera l’ho avuta. Come le auto d’epoca, noi che abbiamo una certa età dobbiamo andare piano, non possiamo rincorrere i giovani, abbiamo bisogno di essere accarezzati» ha detto Fiorello. Quindi ha aperto l’agenda, annunciando che non riprenderà la pluripremiata «Edicola Fiore» su Sky.
La «partenza anticipata» è un classico di Fiorello. Lo fa regolarmente in teatro mentre il pubblico gli chiede il bis, lo ha fatto ai tempi di Viva Radio2, quando il programma era un cult e lo ha (ri)fatto anche con il suo ultimo varietà, andato in onda su Rai1, «#ilpiu’grandespettacolodopoilweekend» quando, dopo sole quattro puntate, sull’onda lunga (e alta) dello share, chiunque, soprattutto il canale, lo pregava di continuare.
«Ho bisogno di nuovo stimoli» ha detto Fiorello. Nei suoi programmi per il futuro c’è una nuova scommessa, una trasmissione «radio social» («Alzabandiera») su Instagram e Facebook, che andrà in onda al mattino, verso le 8 con lui da solo, senza spalla, immerso tra musica e discussioni sui temi caldi. E poi è quasi maturo il suo ritorno in tv: un nuovo approccio, anche se morbido, al varietà. Rigorosamente in seconda serata, l’unica che non ha mai occupato. Dove le cose si fanno bene perché con quel contorno di libertà che per Fiorello è artisticamente necessaria. «Mi regalerò un grande show, quello che il mio pubblico sta aspettando da tempo e forse sarà l’ultimo, perché ho già 57 anni».