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 2017  settembre 05 Martedì calendario

IL PUNTO G DELLA SITUAZIONE - IL PUNTO G ESISTE E NON STA FRA LA “F” E LA “H“: E’ LA PROSTATA FEMMINILE, CE L’HANNO TUTTE MA NON SANNO DOVE - OGNI DONNA E’ IN GRADO DI EIACULARE, SE MESSA NELLE CONDIZIONI DI GODERE -

Il modo in cui le donne sperimentano il piacere è difficile da decodificare. I genitali sono interni e non danno prove fisiche di orgasmo come negli uomini, il che rende facile simulare o fingere il climax.

Gli uomini eiaculano e questa esplosione sembra appannaggio dell’esperienza sessuale maschile ma è tempo di rivedere la conversazione, perché i due sessi non sono così diversi come si crede. L’eiaculazione femminile è avvolta nel segreto e nel mistero, c’è una grande differenza fra quello che l’industria del porno chiama “squirting” e quella che i sessuologi chiamano “eiaculazione femminile”, ma ogni donna è anatomicamente in grado di eiaculare, anche se ovviamente non si tratta di seme.

La sessuologa Deborah Sundahl insegna come arrivarci alle donne e alle coppie. Secondo molti il punto G non esiste invece per lei è reale: «Lo può confermare chi ha avuto orgasmi di questo tipo. Chi non li ha avuti, non è stato in grado di localizzarlo. E’ una cosa che si può imparare. Una volta trovato quel punto preciso della prostata femminile, bisogna concentrarsi e lasciarsi andare». Dell’eiaculazione femminile parlavano già Aristotele e la religione tantrica, era il nettare degli dei, il massimo del piacere di una donna. Viene espulsa dall’uretra, e per questo motivo molte persone, erroneamente, la scambiano per urina.

Spiega la Sundahl: «In anni di lezioni ho chiesto di alzare la mano alle donne che, mentre facevano l’amore, a un certo punto sono andate in bagno. Il 30% ha risposto di sì. L’altro 30% aspetta di finire il rapporto per andare in bagno. Significa che trattengono l’eiaculazione, stringono il pavimento pelvico, e pensano di dover fare pipì».

Secondo la dottoressa Susan Block, il problema sta nel pudore femminile: «Sin da piccole ci dicono che dobbiamo essere pulite e composte. Il fluido corporeo non è qualcosa che percepiamo come attraente. Le donne devono capire che è una normale reazione sessuale, non incontinenza».

Secondo le statistiche il 70% delle donne ha bisogno di stimolare il clitoride per venire. Va bene così, ma questo non deve scoraggiarle. Devono esplorare, perché non è tutto bianco o nero, non è che hai il punto G o non ce l’hai. Si può migliorare, si può trovare. L’eiaculazione femminile non è solo questione erotica e sessuale, è anche questione politica, questione di parità.

Qual è il suo segreto? Non c’è un pulsante da premere ma esistono dei blocchi mentali da scardinare. Molte donne hanno eiaculato durante il sesso e non se ne sono accorte, anche perché l’eiaculazione può essere indipendente dall’orgasmo. Bisogna concedersi del tempo, non si ottiene in un giorno ciò che si è cercato per anni. E soprattutto va compreso che per fare buon sesso vale la pena fare un disastro, anche se significa dover cambiare le lenzuola.