Libero, 4 settembre 2017
Lido dei fuochi
La regione Campania è ben libera di sovvertire la sua datata immagine internazionale (sole, mare e mandolino) e aggiornarla in Gomorra & Terra dei fuochi, se ritiene: ci lasci però qualche dubbio. Presto al Festival di Venezia verrà proiettato “Veleno”, film ambientato nel casertano che contiene tutti gli ingredienti che già immaginate: agricoltura, terreno contaminato, camorra, tumori, collusioni mafiose, impotenza dello Stato. Tra gli attori c’è il Genny Savastano di Gomorra, per capire la tonalità. Ora: il film non l’abbiamo visto, ma per qualche sciocco pregiudizio sapete ci viene difficile credere che fornirà un puntuale aggiornamento su tutte le balle che, su questo argomento, sono state raccontate prima di essere smentite dalle fonti più autorevoli. C’è libertà di espressione, va bene, ed è giusto che l’arte si metta al servizio dell’informazione o, secondo i pareri, della disinformazione: solo non capiamo una cosa. La Regione, ricorderete, ebbe a stanziare 56 milioni di euro per una campagna che risollevasse l’immagine dei prodotti campani dalla crociata diffamatoria sulla Terra dei Fuochi, e però la Regione ha pure collaborato alla produzione di questo film tramite la Film Commission: e non capiamo proprio questo, come si possa finanziare una campagna su una terra sana e poi collaborare con un film che ne dà l’immagine opposta, peraltro finanziato dal ministero del Turismo con 100mila euro. Aspetteremo di vedere il film, va bene: ma accettiamo scommesse.