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 2017  settembre 05 Martedì calendario

I club d’Europa e le spese folli. Nasce un’alleanza contro il Psg

L’apparenza inganna. Sorrisi, baci e complimenti si intrecciano nella grande sala dell’hotel President Wilson, ma è un clima da caos calmo. Come il lago di Ginevra che fa da scenario alla riunione dei club europei: nessuna onda in superficie e pericolose correnti sotterranee.
C’è una battaglia in nome del Fair Play Finanziario che si sviluppa anche dentro l’Eca e sta portando ad una vasta alleanza trasversale dopo la più folle sessione di mercato estiva di tutti i tempi, con colpi di scena e spese senza precedenti. Nel mirino c’è il Paris Saint-Germain e il suo shopping da record: il presidente Nasser al-Khelaifi ha lasciato vuota la sua sedia al fianco di quella di Andrea Agnelli, ma le orecchie gli saranno fischiate ugualmente da Parigi. «C’è la necessità di nuove regole per il mercato», ha detto il numero uno della Fifa, Gianni Infantino.
Spesi 5,9 miliardi
Nessuno cita apertamente il club francese, ma dopo gli ingaggi di Neymar e Mbappé ogni pensiero ed azione è rivolta proprio a come contenere quella che può diventare una pericolosa deriva. Perché quest’estate sono stati spesi 5,9 miliardi di euro dalle società dei cinque campionati più importanti (Italia, Inghilterra, Spagna, Germania e Francia), quando nel 2010 la cifra totale era di 1,5 miliardi, e secondo il Cies Football Observatory la crescita sarà sempre più esponenziale. «Il Fair Play finanziario è stato molto positivo – ha detto Aleksander Ceferin, presidente Uefa, ai dirigenti dei club presenti a Ginevra -, ma dopo l’ultima campagna trasferimenti ci sono dei problemi da affrontare. Le regole valgono per tutti e tutti le devono rispettare, perché all’esterno ci guardano. Per questo ora bisogna fare delle valutazioni, senza mettere la testa sotto la sabbia».
Il saluto di Rummenigge
L’attacco è duro e mirato. Il Psg è finito sotto inchiesta della stessa Uefa che vuole analizzare il contratto di Mbappé, di fatto una cessione mascherata da prestito per non incidere su un bilancio già pesante. Sempre dai dati Cies emerge il saldo negativo del Psg: 343 milioni di rosso, frutto dei 418 milioni spesi e dei 75 incassati. A seguire c’è il nuovo Milan, che debutta all’Eca con l’ad Fassone e ieri è stato a lungo a colloquio con l’interista Zhang jr. I rossoneri hanno 189 milioni di passivo a fronte di 250 milioni investiti e 61 guadagnati. I club inglesi, invece, occupano sei delle prime dieci posizioni con United e City a fare la parte del leone: sono sotto rispettivamente di 186 e 173 milioni. Tra i club, più virtuosi c’è ovviamente il Monaco che ha guadagnato 289 milioni, mentre Fiorentina, Sampdoria e Lazio si piazzano a metà classifica con ricavi di mercato oscillanti tra i 31 e 42 milioni. Complessivamente la Premier è la lega ad avere speso di più (1,7 miliardi) e ad aver il bilancio più negativo (-835 milioni), mentre la Serie A ha visto uscire 1,1 miliardi e rientrare 970 milioni (-139). Numeri su cui rifletterà anche Andrea Agnelli, che oggi può diventare il nuovo presidente Eca: il tema del Fair Play Finanziario in cima all’agenda delle priorità. E allora, forse, bisogna proprio ripartire dal saluto commosso di Karl-Heinz Rummenigge, che lascia l’Eca dopo dieci anni per dedicarsi solo al Bayern Monaco: «Prendetevi cura del calcio».