La Stampa, 4 settembre 2017
Una gallina per amica
Per ora sono ben lontani dall’insidiare il primato di cani e gatti come animali domestici. Ciò non toglie che, dagli Usa all’Europa alla Nuova Zelanda, ovunque sembra in aumento il numero di chi li sceglie al loro posto.
Sono polli, galli e galline, che sempre più famiglie prendono inizialmente per motivi di carattere economico (la disponibilità di uova) ed ecologico (sono ottimi per riciclare gli avanzi) finendo però poi con l’instaurare con loro un rapporto affettivo. «Li trattano come animali domestici, soprattutto se in casa ci sono bambini» spiegano dalla Surrey Poultry (pollame) Society al Guardian. Lontani i tempi in cui il pollaio era un recinto puzzolente da tenere lontano. Ora capita che questi uccelli vengano chiamati per nome, tenuti in braccio come cuccioli e sistemati nel cortile di casa o sul terrazzo. E la tendenza è in crescita.
Il Los Angeles Times annota che secondo il Dipartimento dell’Agricoltura degli Usa, in America nel 2019 i pollai urbani aumenteranno del 400%. E in Francia già nel 2011 aveva destato curiosità l’aumento del 50% delle vendite di pulcini e galline tra gli abitanti delle città. Il mercato si adegua, e cominciano a spuntare, per chi vuole andare in vacanza lasciando l’amico pennuto in mani esperte, pensioni dedicate esclusivamente a loro. [e. pag.]
BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Per ora sono ben lontani dall’insidiare il primato di cani e gatti come animali domestici. Ciò non toglie che, dagli Usa all’Europa alla Nuova Zelanda, ovunque sembra in aumento il numero di chi li sceglie al loro posto.
Sono polli, galli e galline, che sempre più famiglie prendono inizialmente per motivi di carattere economico (la disponibilità di uova) ed ecologico (sono ottimi per riciclare gli avanzi) finendo però poi con l’instaurare con loro un rapporto affettivo. «Li trattano come animali domestici, soprattutto se in casa ci sono bambini» spiegano dalla Surrey Poultry (pollame) Society al Guardian. Lontani i tempi in cui il pollaio era un recinto puzzolente da tenere lontano. Ora capita che questi uccelli vengano chiamati per nome, tenuti in braccio come cuccioli e sistemati nel cortile di casa o sul terrazzo. E la tendenza è in crescita.
Il Los Angeles Times annota che secondo il Dipartimento dell’Agricoltura degli Usa, in America nel 2019 i pollai urbani aumenteranno del 400%. E in Francia già nel 2011 aveva destato curiosità l’aumento del 50% delle vendite di pulcini e galline tra gli abitanti delle città. Il mercato si adegua, e cominciano a spuntare, per chi vuole andare in vacanza lasciando l’amico pennuto in mani esperte, pensioni dedicate esclusivamente a loro. [e. pag.]
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Per ora sono ben lontani dall’insidiare il primato di cani e gatti come animali domestici. Ciò non toglie che, dagli Usa all’Europa alla Nuova Zelanda, ovunque sembra in aumento il numero di chi li sceglie al loro posto.
Sono polli, galli e galline, che sempre più famiglie prendono inizialmente per motivi di carattere economico (la disponibilità di uova) ed ecologico (sono ottimi per riciclare gli avanzi) finendo però poi con l’instaurare con loro un rapporto affettivo. «Li trattano come animali domestici, soprattutto se in casa ci sono bambini» spiegano dalla Surrey Poultry (pollame) Society al Guardian. Lontani i tempi in cui il pollaio era un recinto puzzolente da tenere lontano. Ora capita che questi uccelli vengano chiamati per nome, tenuti in braccio come cuccioli e sistemati nel cortile di casa o sul terrazzo. E la tendenza è in crescita.
Il Los Angeles Times annota che secondo il Dipartimento dell’Agricoltura degli Usa, in America nel 2019 i pollai urbani aumenteranno del 400%. E in Francia già nel 2011 aveva destato curiosità l’aumento del 50% delle vendite di pulcini e galline tra gli abitanti delle città. Il mercato si adegua, e cominciano a spuntare, per chi vuole andare in vacanza lasciando l’amico pennuto in mani esperte, pensioni dedicate esclusivamente a loro. [e. pag.]
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Per ora sono ben lontani dall’insidiare il primato di cani e gatti come animali domestici. Ciò non toglie che, dagli Usa all’Europa alla Nuova Zelanda, ovunque sembra in aumento il numero di chi li sceglie al loro posto.
Sono polli, galli e galline, che sempre più famiglie prendono inizialmente per motivi di carattere economico (la disponibilità di uova) ed ecologico (sono ottimi per riciclare gli avanzi) finendo però poi con l’instaurare con loro un rapporto affettivo. «Li trattano come animali domestici, soprattutto se in casa ci sono bambini» spiegano dalla Surrey Poultry (pollame) Society al Guardian. Lontani i tempi in cui il pollaio era un recinto puzzolente da tenere lontano. Ora capita che questi uccelli vengano chiamati per nome, tenuti in braccio come cuccioli e sistemati nel cortile di casa o sul terrazzo. E la tendenza è in crescita.
Il Los Angeles Times annota che secondo il Dipartimento dell’Agricoltura degli Usa, in America nel 2019 i pollai urbani aumenteranno del 400%. E in Francia già nel 2011 aveva destato curiosità l’aumento del 50% delle vendite di pulcini e galline tra gli abitanti delle città. Il mercato si adegua, e cominciano a spuntare, per chi vuole andare in vacanza lasciando l’amico pennuto in mani esperte, pensioni dedicate esclusivamente a loro. [e. pag.]
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