la Repubblica, 3 settembre 2017
Come si scrive un saggio
Inglese 183D è un workshop di nonfiction creativa, espressione che denota un’ampia categoria di lavori in prosa quali saggi personali e memorie, profili, scritti di viaggio e naturalistici, saggi narrativi, saggi osservazionali o descrittivi, scritti tecnici di interesse generale, saggi argomentativi o basati su un’idea, critica di interesse generale, giornalismo letterario e via dicendo. L’elemento costitutivo dell’espressione indica un’asse concettuale sulla quale poggia questo genere di opere in prosa. In quanto nonfiction, le opere sono legate all’attuale stato di cose nel mondo, sono, con un relativo grado di attendibilità, “vere”. Se, per esempio, si dichiara che un certo fatto è avvenuto, dev’essere avvenuto per davvero; se si fa una dichiarazione, il lettore si aspetta una prova (o un’argomentazione a sostegno) della sua autenticità. Allo stesso tempo, l’aggettivo creativa significa che uno o piú intenti diversi dalla pura e semplice veridicità motivano lo scrittore e pervadono il suo lavoro. L’intento creativo, a grandi linee, può essere quello di suscitare l’interesse dei lettori, di istruirli o intrattenerli, di commuovere o persuadere, di edificare, redimere, divertire, spingere i lettori a guardare piú da vicino o a pensare piú profondamente a qualcosa che merita la loro attenzione… o una o piú combinazioni di questi elementi. Creativa indica anche che questo genere di nonfiction tende a mostrare i segni della sua artificiosità; l’autore del saggio di solito vuole essere visto e concepito come artefice del testo. Questo non significa, però, che l’obiettivo principale del saggista sia semplicemente “condividere” o “esprimersi” o qualunque termine buonista possano avervi insegnato alle scuole superiori. Nel mondo adulto, la non fiction creativa non è scrittura espressiva bensí scrittura comunicativa. E un assioma della scrittura comunicativa è che il lettore non si preoccupa automaticamente di te (lo scrittore), non ti trova affascinante come persona né prova un profondo interesse naturale per le stesse cose che interessano te. Il lettore, semmai, proverà per te, il tuo argomento e il tuo saggio soltanto ciò che le tue parole scritte lo indurranno a provare. Un vantaggio della formula del workshop è che vi consentirà di sapere quello che dodici adulti relativamente intelligenti sono stati indotti a pensare e a provare riguardo a ciascun saggio che scriverete per il corso.
INGLESE 170R 26 APRILE 2003/SPECIFICHE E LINEE GUIDA PER LA MISSIVA DI REVISIONE DEI COLLEGHI
Oltre ad annotare a mano i commenti a margine della bozza, dovete battere a macchina una risposta generale coerente – una lettera, diciamo. La lettera e la bozza annotata a mano vanno restituite al collega all’inizio della lezione del 30 aprile. Assicuratevi di fotocopiare o stampare una seconda copia della lettera, che andrà consegnata insieme al saggio finale il 5 maggio. Non darò un voto alle lettere in sé, ma è ovvio che se doveste fare un lavoro di revisione superficiale e scadente sulla bozza del collega penalizzerò il vostro saggio.
Una lettera utile alla bozza del vostro collega probabilmente conterrà commenti su tutti o quasi i punti che per semplicità vi elenco qui di seguito. Non vanno necessariamente presi in successione, a meno che non serva a facilitarvi il compito.
1. Individuate quella che sembra la tesi o il concetto generale della bozza. Se non vi è chiaro quali siano, elencate quelli che vi sembrano più verosimili.
2. Dite all’autore se trovate interessante o meno la sua tesi. Cioè, se aggiunge qualcosa di sostanziale alla vostra lettura del romanzo o dei romanzi in questione. Se non aggiunge niente, potreste suggerire qualche sistema per rendere la tesi più interessante.
3. Se, invece, la tesi generale vi sembra poco plausibile o convincente, o se trovate serie obiezioni che l’autore non ha considerato, segnalatele.
4. Descrivete, in non più di un breve paragrafo, l’argomento generale a sostegno della tesi. Se vi risulta impossibile, spiegate il perché, cercando di identificare i punti che trovate confusi o poco chiari.
5. Individuate due parti dell’argomento generale che sembrano relativamente forti/persuasive/efficaci.
6. Individuate due parti dell’argomento generale che sembrano relativamente deboli / poco persuasive / inefficaci.
7. L’autore usa espressioni o termini astratti (per es. “disperazione”, “gender”, “felicità”, “scoperta di sé”) il cui significato preciso all’interno del saggio non vi è chiaro?
8. Dite all’autore se le varie parti della bozza si combinano bene. Sta guidando il lettore da una parte all’altra della sua tesi con abilità e coerenza? Se non è così, cercate di individuare alcuni punti in cui avete perso l’orientamento o non avete capito dove il discorso andava a parare.
9. Dite all’autore se il suo uso delle citazioni dal/i romanzo/i e/o da fonti secondarie risulta efficace. Alcune delle domande sembrano poste soltanto per soddisfare i requisiti della “Ricerca”? Ci sono citazioni inutilmente lunghe? Le citazioni sono ben presentate, si fondono in maniera fluida con la prosa dell’autore oppure sembrano buttate lí a casaccio? Se avete già familiarità con il formato MLA, le citazioni sono riportate correttamente?
10. Individuate (a margine della bozza se non nella lettera) eventuali errori sintattici basilari riscontrati che violano le norme sul formato e lo stile imposte dal Dipartimento o che sono stati discussi in classe durante il semestre. (Siccome le bozze finali contenenti errori del genere saranno severamente penalizzate, avete l’occasione di rendere al vostro collega un grande favore).
11. Tenendo presente che l’autore avrà cinque giorni per correggere la bozza di lavoro, date almeno due consigli di carattere generale per migliorare il saggio.