Corriere della Sera, 2 settembre 2017
L’amaro ritorno a casa di un «cittadino illustre» da Oscar
«Il cittadino illustre», produzione argentino-spagnola, ha iniziato il suo cammino dalla Mostra di Venezia nel 2016 fa dove è stato applaudito e premiato con la Coppa Volpi 2016 per il miglior attore ad Oscar Martinez ed è stato scelto per rappresentare l’Argentina agli Oscar 2017 vinto poi dall’iraniano Il cliente di Farhadi. C’è stato un breve momento di gloria per il cinema sudamericano, non solo per El ciudadano ilustre ma anche per Ti guardo che ebbe il Leone d’oro al Lido. È la storia, questa, del cittadino illustre, di un amaro ritorno a casa, in equilibrio stilistico delicato tra dramma e commedia, storia pubblica e privato, rancori, rimorsi e rimpianti, le classiche tre R che aprono le danze dei nostri ieri.
Diretto da Gastón Duprat e Mariano Cohan, ignoti fino ad allora anche ai cinefili, è la storia di famoso letterato argentino premio Nobel che vive da anni in Europa ma accetta, dopo aver rifiutato per anni, l’invito del suo paese natale argentino per ricevere un premio alla carriera e ci vuole andare da solo. Non sarà un ritorno indolore, la memoria si rivela ingannatrice, egli scopre nella cittadina vari gradi di volgarità, ipocrisia, interessi e certo pure qualche bagarre sentimentale e la coscienza di una deriva politica infida e totalitaria, in antitesi ai suoi principi.
Non è mai semplice ritrovare il tempo perduto, ma gli autori sanno mixare bene tutti gli elementi e li rendono complementari costeggiando il dramma, attenti però sempre anche al divertimento acuto e amaro della osservazioni delle inesorabili tipologie umane, per cui le risate si alternano ai momenti di ripensamento.
L’idea base del ritorno di un uomo famoso nei luoghi dove fu anonimo è un mini classico, somiglia un poco a Qualcuno verrà, in questo caso il valore aggiunto sta nel concertato di voci di un cast molto indovinato in cui si nota per gli acuti il timbro solista del protagonista, infelice nonostante la statua.
Il cittadino illustre di Duprat e Cohn, 2016; Sky cinema cult ore 21