il Fatto Quotidiano, 4 settembre 2017
In Italia è emergenza camici bianchi: boom di pensionamenti
Tornare a parlare della carenza dei medici è d’obbligo. Oggi si fa l’impietoso bilancio dei medici di base e pediatri che in diverse aree del Paese rischiano di scomparire lasciando senza assistenza gli abitanti. La Federazione italiana dei medici pediatri (Fimp) ha di recente aperto un tavolo tecnico al ministero della Salute per far fronte all’emergenza. Il numero dei pediatri che andranno in pensione nel periodo 2014-2023 è stimato in 3.313 unità a fronte di 2.900 nuovi contratti di specializzazione (dati Miur). Avanti di questo passo la Fimp teme che fra 6 si avrà un deficit di pediatri di libera professione che può oscillare da 2.849 unità a 1.863. Mentre dei circa 60mila medici di medicina generale (di cui 45mila di famiglia), secondo la Federazione italiana (Fimmg), tra il 2009 e il 2015 ne sono venuti a mancare 8mila per pensionamenti e mancati nuovi ingressi. Da qui al 2023 altri 21.700 cesseranno l’attività e secondo il sindacato potrebbero essercene 16mila in meno rispetto al numero necessario. Tenendo conto che ogni anno i borsisti sono appena 900 e le uscite sono di oltre 3mila camici bianchi. Con questo scenario da incubo noi come faremo?