La Gazzetta dello Sport, 1 settembre 2017
Addio al Mondiale per Valentino Rossi. Si frattura la tibia e il perone facendo enduro. Il papà: «Un casino»
La maledizione del fuoristrada colpisce ancora Valentino Rossi. Il 25 maggio, a pochi giorni dal GP d’Italia al Mugello era stata una caduta atterrando da un salto mentre si allenava in cross a Cavallara a mandare Valentino all’ospedale per un trauma toracico addominale. Stavolta, ancora un giovedì, a tradirlo è stato l’enduro. Se tre mesi fa Rossi era riuscito a presentarsi una settimana dopo in pista, chiudendo al 4° posto, stavolta il verdetto in vista del GP di Misano Adriatico della prossima settimana è senza appello: Valentino non ci sarà.
COME NEL 2010 Nella caduta di ieri, intorno alle 18.30, mentre si allenava sui sentieri di Parchiule, non lontano da Urbania, con i ragazzi dell’Academy, Rossi si è infatti procurato la frattura scomposta di tibia e perone della gamba destra. La stessa rotta il venerdì del Mugello nel 2010 e lo aveva costretto a saltare quattro GP.
CON L’ACADEMY Da chiarire la dinamica. Si sa solo che, vista l’indisponibilità a girare al Ranch, e col cross per il momento abolito, Rossi e gli altri piloti, tra i quali il fratello Luca Marini, Franco Morbidelli, Mattia Pasini, Nicolò Bulega e Andrea Migno, avevano deciso di allenarsi con l’enduro tra i sentieri che costeggiano l’Alpe della Luna. Velocità bassa, o perlomeno non troppo alta, ma con l’enduro l’insidia è dietro l’angolo.
PIETRA E pare che sia stata una grossa pietra la causa della caduta, con Valentino che ha incastrato la gamba contro il sasso, venendo disarcionato. Rossi è reso subito conto della gravità dell’infortunio e sul posto è arrivata un’ambulanza a bordo della quale è stato trasportato all’ospedale di Urbino.
FRATTURA-BIS Lì, in serata, oltre ai ragazzi della Academy, sono arrivati la mamma Stefania e il nonno materno Learco, che vive lì vicino, ma anche l’amico Uccio, Albi Tebaldi e Carlo Casabianca, il preparatore. Poco dopo è arrivato anche Giannicola Lucidi, ex primario dell’ospedale di Rimini, che visitò Rossi anche a maggio. L’infortunio è apparso subito grave e le prime lastre hanno confermato la frattura, con l’ipotesi che si tratti di una nuova rottura dell’osso nello stesso punto del 2010. «L’ho sentito, la gamba gli fa molto male e Valentino non è ottimista… è un casino», la dichiarazione di Graziano Rossi, il papà, all’Ansa. Max Biaggi ha twittato: «Faccio un sincero in bocca al lupo sperando non sia nulla di grave. Capisco il dolore».
OPERAZIONE DOVE? In un primo momento si era sparsa la voce che Valentino potesse venire operato nella notte, ma la notizia è stata smentita, visto che in tarda serata si stava procedendo a una serie di radiografie ed esami per capire l’esatta entità dell’infortunio. Quasi escluso che l’operazione possa essere effettuata a Urbino: l’entourage di Valentino valutava i possibili nomi di specialisti e ospedali non troppo lontani da Tavullia. Ancona è un’ipotesi. Di certo, però, la rincorsa al titolo si chiude. Ipotizzando uno stop di 40 giorni, oltre a Misano Rossi salterà anche Aragon ed il rientro potrebbe avvenire non prima del 15 ottobre in Giappone.