Libero, 30 agosto 2017
«Più bella a cinquant’anni». Senza ritocchini è una balla
La bellezza è giovane. Lo charme è eterno finché dura. Sexy si può esserlo sempre. Queste parole sono la verità, tutto il resto è falso. Dovremmo pensarci tutte le volte che vediamo su qualche sito online titoli che informano: «Più bella a 50 anni». L’ultimo caso che grida vendetta è Nicole Kidman. L’attrice australiana, 50 primavere, ha posato in costume da bagno per la rivista Stellar, uscita lo scorso 27 agosto: gli scatti sono sensuali, caratteristica che accompagna l’attrice dall’origine dei tempi.
I commenti entusiastici: sarebbe più bella adesso che a 20 anni. No no no: non è così. A vent’anni Nicole Kidman era bellissima. Ora Kidman è una bellissima cinquantenne, che ha fatto ricorso alla chirurgia estetica (al minimo qualche ritocchino al seno) e al botox per il viso. Per non parlare
della postproduzione sugli scatti, con i quali si possono fare modifiche ingenti (anche depilare una scimmia). Insomma bella è bella,manonè ontologicamente più bella di quando aveva 20 anni. Ora la sua bellezza è tutta racchiusa nell’operazione estetica di una fotografia.
Ma la Kidman non è l’unica: periodicamente escono gallery su quanto siano più belle le attrici famose a 50 anni. Julia Roberts, Demi Moore, Madonna, la nostrana Elena Sofia Ricci. La questione è una sola: nelle foto di quando queste attrici avevano 30 anni, c’era il peso insostenibile dell’estetica degli anni ’80-’90. Estetica in senso lato: il trucco, lo stile, la fotografia di un certo tipo. Ora queste attrici indossano abiti, si truccano come le 30enni. Sono come loro, ben tenute, certo.
Ma a 30 anni loro, con le sopracciglia dei nostri giorni, e la fotografia odierna, sarebbero state meglio del meglio. Il confronto pesa per una ragione, almeno. Questi titoli da un lato “consolano” le masse di donne: invecchiare non è un problema, si può essere persino più belle a 50 anni. Dall’altro però dicono sempre la stessa cosa: la donna deve essere principalmente bella. Maria Anna Veronesi medico estetico di 58 anni (autrice di “La bellezza secondo me”) ha una sua idea di bellezza “matura”: «Il paradosso è che è possibile essere più belle a 50 anni, certo ma vale più per le donne comuni, non per le attrici, che già hanno come principale caratteristica di essere belle». E poi la teoria si basa su questo: non si possono mettere a confronto la bellezza dei 30 con quelle dei 50: sono diverse.
«Io sicuramente mi piaccio di più adesso dice la dottoressa Veronesi Una donna ha la pelle più bella a 30 anni, è vero, però a quell’età c’è molto di irrisolto nella vita. A 50 anni si è maturato un percorso, e la medicina estetica aiuta». Lei stessa lo pensa: «Io ho acquisito consapevolezza di me stessa. E mi accetto, mi voglio bene».
Ma non si tratta di bellezza in senso stretto (la pelle di pesca che non torna più, per dire). «In questo senso sì, si è più belle a trent’anni, ovvio. Ma con l’età si raggiunge un equilibrio, che significa pricipalmente non basare tutto sulla bellezza fisica, e rallentare l’invecchiamento. È un altro tipo di bellezza». Resta però che essere belle è il pallino di tutte. «Sì, ma non solo per le donne, anche gli uomini ricorrono sempre di più alla medicina estetica. E questo perché il nostro corpo è un biglietto da visita. Un aspetto gradevole ti permette di raggiungere più obiettivi, sociali e amorosi». Ci sarebbe una sorta di bellezza “relativa”, non da copertina, fatta di corpo e di anima che migliora negli anni. «E si ottiene non solo con le punturine, anche la meditazione quotidiana permette di produrre un ormone (Dhea) che rallenta il processo di invecchiamento». Ed è vero: le bellezze dei 30 e dei 50 non possono essere correlate, sono diverse. La giovinezza non torna. Con l’età cambia il concetto di bellezza, ma non va confuso con l’avvenenza, l’essere attraenti. E poi, diciamolo. Se si vede una foto di Zinedine Zidane (uno dei tanti) a 20 anni e una adesso, forse sì, possiamo dirlo con più cognizione: meglio a 45 anni che a 30.