ItaliaOggi, 31 agosto 2017
Diritto & Rovescio
È partita la Mostra del cinema di Venezia. È una grande vetrina culturale nella città più bella del mondo. I media italiani, purtroppo, non l’affrontano spesso per quello che è (un crogiuolo artistico di grande valore internazionale) ma come un elemento di cronaca. Ad esempio, il titolo principale dedicato ieri a questo avvenimento da un grande giornale era questo: «Venezia, la mostra più blindata». Nel catenaccio si dava un’informazione aggiuntiva: «Il Festival apre oggi con il 30% di misure di sicurezza in più dell’anno scorso». La vocazione masochistica di certi media è irrefrenabile. Usano il frustino più che i tasti. Temono di entusiasmarsi, anche quando ce ne sarebbe motivo. Per loro è naïf vedere e descrivere le cose che riescono. Meglio scrivere con il broncio. Ma, facendo così, non valorizzano chi si è impegnato con grandi risultati (in testa Alberto Barbera, curatore della Mostra; e, sopra tutti, Paolo Baratta, presidente della Biennale che è l’anima di questo e di altri grandi e irripetibili appuntamenti internazionali di Venezia).