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 2017  agosto 26 Sabato calendario

L’affettuosa serenata di Woody Allen al talento europeo

Full immersion se volete con Woody Allen che è il più prolifico dei registi in circolazione, perché lui cerca ancora il suo capolavoro. Ci sono due titoli che si contrappongono e dimostrano come Woody non sia più prigioniero dei radio days di Manhattan ma si lasci andare a qualche scelto tour.
Dopo Venezia, Barcellona e il Match Point di Londra, To Rome With Love è il film vacanza che l’autore ha girato nel 2012 in Italia, torcigliando 4 storie in una città che gli passa davanti conservando i suoi stereotipi, tanto che anche l’autore deve abbassare la guardia e rassegnare a una sfilza di luoghi comuni obbligatori per gli americani e l’unica trovata sembra essere quello del cantante sotto la doccia. Ma alla fine il film è fiacco e deludente.
Però attenzione al viaggio che viene dopo (in realtà del 2011) a Parigi, perché questo è invece straordinario: Midnight in Paris. In questo caso la storia dello sceneggiatore americano (Owen Wilson) in vacanza sulla Senna con fidanzata e suoceri si presta a un viaggio in flash back tipo paranormale, in carrozza, dopo la mezzanotte.
Un tour che lo porta indietro nel tempo, nella città bohémienne degli anni Venti amata dagli americani a Parigi (e non solo). Così Woody viaggia nella Belle Époque e incontra i suoi miti, Zelda e Scott Fitzgerald, Hemingway, Gertrude Stein e Picasso, Dalì (Adrien Brody), tutti come leggenda comanda ma è il regista Buñuel che ha la battuta più divertente sul soggetto dell’ Angelo sterminatore. Gioco di spiriti e spiritoso, che sconfina anche nell’arte (Lautrec, Degas e Gauguin): se Woody amava i kolossal si sarebbe arrivati a Balzac e Proust.
Uno scherzo intellettuale dichiarato e inventivo pure nella contrapposizione di tempo e spazio, in cui il regista suona un’affettuosa serenata al sempre invidiato talento immaginifico europeo, con una serie di caratterizzazioni, battute, musiche gag che fanno centro.