Libero, 24 agosto 2017
Mark Wahlberg, l’uomo da 68 milioni di dollari
Le stalle, poi le stelle. Mark Wahlberg, l’infanzia spesa sui marciapiedi di Boston, logorato da droghe e cazzotti, da un’esistenza misera condivisa con otto fratelli e genitori separati, ha conquistato ad Hollywood il traguardo più ambito. E da Forbes è stato incoronato re. L’attore, che a sedici anni ha lordato la propria fedina penale con il pestaggio di un vietnamita e il conseguente soggiorno in riformatorio, è stato detto essere il più pagato del cinema internazionale. Sessantotto milioni di dollari ha guadagnato in un solo anno, spodestando dal podio della classifica Forbes l’arcipagato Dwayne Johnson.
Mark, la recitazione approcciata per caso e bisogno, per sfuggire alle accuse di razzismo e omofobia che ne avrebbero compromesso la carriera di rapper, ha avuto dalla sua i proventi di cinema e televisione. In sala, ha portato Transformers 5. Sul set, ha appena ultimato le riprese di Daddy’s Home 2. E al piccolo schermo ha dato in pasto le proprie glorie parentali, trasformando l’impresa di famiglia in un docureality battezzato Wahlburgers. Il risultato finale è stato un introito di 68 milioni di dollari. Tre più di quelli che The Rock ha potuto mettersi in saccoccia. Dwayne Johnson, artefice del Baywatch versione 2.0, è scivolato in seconda posizione, guardando le spalle a quel Marky Mark che nei primi anni Novanta ha bazzicato per grazia del fratello Donnie i New Kids on the Block.
Dietro ancora, a conclusione del podio, Vin Diesel. L’attore, bicipite scolpito e torace granitico, ha guadagnato tra il giugno 2016 e il giugno 2017 54,5 milioni di dollari. Lo scorso anno, il nerboruto omaccione occupava l’ottava posizione di una classifica nella quale minaccioso e pressante s’aggira quest’oggi lo spettro della discriminazione.
Forbes, che quanto a conti raramente si inganna, si è premurata di mettere in luce come gli uomini, i primi dieci attori più pagati del cinema, guadagnino ben più delle attrici contenute nella corrispondente top ten.
Complici gli incassi di Tom Cruise (43 milioni di dollari), Robert Downey Jr. (48), Adam Sandler (50,5), Jackie Chan (49), i paperoni della Settima Arte sono arrivati a totalizzare nel 2017 un guadagno complessivo di 485 milioni di dollari. Le donne, la cui classifica con Emma Stone in vetta è stata pubblicata la scorsa settimana, si sono fermate a quota 172,5.
Il risultato, lampante per la forza intrinseca che i numeri portano con sé, sembra sostanziare, confermandone l’esistenza, una polemica annosa. Una polemica che, da tempo, ha preso a scuotere le fondamenta dell’industria cinematografica, lamentando disparità. È stata Meryl Streep, per prima, ha denunciare la diversità di trattamento economico accordata da Hollywood ad attori e attrici. «Non c’è uguaglianza», ha detto, seguita a ruota dal canto polemico di Sharon Stone, Emma Watson, Jennifer Lawrence. Ma l’elemento probatorio di quanto detto finora non è stato nelle parole, solo nei numeri che neri campeggiano oggi sulle patinate pagine di Forbes. Ventisei sono i milioni guadagnati da Emma Stone, premio Oscar e attrice più pagata del 2017. Sessantotto, quelli incassati da Mark Wahlberg.