Libero, 24 agosto 2017
Facebook non vuole Negri
Caro Direttore,
Ore 6.40 di tre mattine fa. Leggo che Boldrini annuncia querele al mondo. La Presidenta della Camera delle Deputate e dei Deputati non si tocca.
Incrocio con un’osservazione di un’amica perfetta Boldrina di poche ore prima : «Ma hai sentito quella contadina che usciva dalla Parrocchia ieri in paese, ha detto che ha visto la foto di una Negretta. Ma come si fa? Spiegaglielo. Non si dice Negretta». Mi chiedo se entrambe, la Boldrini e la Boldrina, ci fanno o ci sono. Scrivo un Post sbadigliando.
Titolo: Le Boldrine. Succo: «È un incubo, ormai sono ovunque. Dilagano in tv, predicano dall’autoradio, tengono banco a cena da amici, pontificano fra gli ombrelloni. Sono loro: le Boldrine, le Erinni dei nostri tempi, le Laure formato mignon, le Lilli da Rimini, le Concite da gommone. Loro sanno, letteralmente, tutto. Dalla flatulenza senile al teorema di Keplero, dal sovranismo in Virginia all’Oroscopo Tantrico, dal complesso fallico di Confucio alle pratiche femminili degli ’Ndebele loro non raccontano, Insegnano. Non dicono, Sentenziano. Non vivono: Bacchettano. Sono loro le vere star di questa estate 2017 : le Boldrine, le Regine del Bon Ton».
Risultato inatteso. 40 insulti (Sessista, Machista, Fallocrate, Priapista). 2.000 (duemila) Like, Mail, Solidarietà, Richieste di Amicizia che non posso accettare (quota 5.000 in esubero di qualche migliaio). Rido. Ma intanto in serata la notizia. Facebook ha cancellato il Post. Bandito (Banned). Viola le Regole, la Community, la Correttezza. Zitto e Mosca. E tu, Giovanni Negri, sei sopseso. Vietato. Per un giorno hai la museruola.
Rido e vado a dormire. Mi risveglio attorno alle 6, the day after. Elaboro un nuovo Post. Umile. Modesto. Supplice. «Il Dado è tratto: cambio cognome. La ragione è semplice: vincono loro. Date uno sguardo alle loro bacheche politicamente corrette. Gli ebrei ne escono vivi a stento. Brunetta è un Nano lurido. E in fin dei conti è stato un bel godere vedere linciata quella merda di Oriana Fallaci. Sono loro a dettare le regole del Bon Ton. Perciò, il cognome Negri è retaggio di tempi immondi, di razzismi semantici, di riferimenti superati dalla crescita felice del Boldrinismo politicamente corretto. Ho decisio: è un cognome che abiuro, respingo, voglio rinnegare. Basta: voglio chiamarmi, sobriamente, Giovanni Neri. O, volendo, Giovanni Nere. O, se preferite, Giovanni Diversamentebianco».
Risultato? Facebook comunica che il mio pezzo non è accettato. Censurato. Per tre giorni non posso scrivere. Sono, attualmente, in confessione, pentimento, espiazione. Intanto i Like sono 3.000, le richieste di amicizia debordano, le mail grondano da tutte le parti. Ma io non posso parlare. Taccio e Prego. Però scrivo. E qui mi firmo. No, non sono Giovanni Negri che ha fatto il giornalista, l’imprenditore e da bambino il segretario del Partito Radicale, il parlamentare italiano ed europeo.
No. Io voglio firmarmi per ciò che oggi le Maestrine & i Maestrini del Bon Ton, la Voce del Padrone, i Signori del Web mi impongono di essere.
Con i miei migliori saluti,
*Giovanni Negri
Ex segretario Partito radicale