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 2017  agosto 24 Giovedì calendario

Roma, Raggi caccia un altro assessore

Alla consolle, Virginia Raggi! Lo sfottò è già partito, un tormentone di fine estate, stagione di riviere e musica in spiaggia. Un settore importante per l’economia e il turismo italiano in cui deve essere molto ferrato Gianni Lemmetti, fino a ieri assessore al Bilancio di Livorno e da domani, con molta probabilità, nuovo assessore, con la medesima delega, a Roma. Nel suo variegato curriculum, Lemmetti può vantare un passato da cassiere del Seven Apples, discoteca di Marina di Pietrasanta, esperienza maturata prima di approdare al più importante assessorato della giunta grillina guidata da Filippo Nogarin.
Ma la missione nel comune toscano, a quanto pare, sembra compiuta, se il sindaco 5 Stelle ha deciso di privarsi di un suo importante collaboratore, indagato assieme a lui nell’inchiesta del 2016 sulla Aamps, l’azienda dei rifiuti di Livorno. E questo è un aspetto cruciale per capire il vero motivo che c’è dietro questa scelta e che svela diversi risvolti di un’ennesima storia di pasticci capitolini.
Lemmetti andrà a sostituire Andrea Mazzillo, assessore nominato per ripiego nell’ottobre 2016 a conclusione di un mese da incubo per la giunta Raggi: l’1 settembre 2016 Marcello Minenna, titolare al Bilancio si dimette dopo l’addio del capo di gabinetto Carla Raineri, silurata per volere della corte di fedelissimi che consiglia la sindaca. Per un mese Raggi sembra incapace di trovare un sostituto. E quando sembra fatta, il prescelto, Raffaele De Dominicis, ex magistrato contabile, dura meno di 24 ore. Perché, si scopre, ha un’indagine sul groppone. Lo stesso varrebbe per Lemmetti, ma il M5S a Roma ha cambiato approccio sulla giustizia e moderato gli originali istinti forcaioli. A ottobre arriva Mazzillo, mandatario della campagna di Raggi e autodefinitosi commercialista senza che ve ne sia traccia sull’albo. Ma tant’è: passano i mesi e si arriva alle scorse settimane. L’Atac è nel caos. A fine luglio, Bruno Rota, direttore generale chiamato da Milano dove ha gestito l’omologa azienda dei trasporti locali,l’Atm, molla con un urlo di disperazione. Lo scontro con i grillini è totale. Mazzillo è contrario al concordato preventivo, l’ipotesi sposata dai vertici del M5S per salvare Atac. Accusa pubblicamente Raggi di essere ostaggio di Beppe Grillo e Davide Casaleggio, di subire le imposizioni di «manager del Nord Italia». Il riferimento è anche a Massimo Colomban, imprenditore veneto e assessore alle Partecipate, nominato negli stessi giorni di Mazzillo. Colomban andrà via, come promesso, a settembre, Mazzilo subito. Il concordato preventivo, a cui è contrario, è stata la formula che ha permesso a Grillo di definire il salvataggio di Aamps a Livorno un «risultato epocale». Lemmetti che ne è stato l’artefice dovrà provare a replicarlo a Roma.
Che Mazzillo sarebbe finito fuori da Campidoglio era cosa nota da tre settimane, dal giorno in cui gli è stata sfilata la delega al Patrimonio senza preavviso. Giusto il tempo, per Raggi, di tornare dalle ferie, per completare l’opera di scomunica. E di nuovo Mazzillo sembra essere l’ultimo a venirne a conoscenza: «Non ne so nulla. Nessuna comunicazione mi è stata recapitata – è stata la sua prima reazione – Ieri ero con Raggi per una lunga riunione su Atac e non mi ha detto nulla. Se corrispondesse al vero, sarebbe un modo inaccettabile di procedere da parte sua. Non credo sia così che si trattano le persone».
Inviso a Casaleggio, Mazzillo non poteva più restare. Al suo posto arriva Lemmetti, quarto assessore al Bilancio in un anno, ennesimo innesto proveniente da Livorno, città da cui il M5S pesca uomini per trasferirli nella Capitale. Prima è toccato a Luca Lanzalone, avvocato genovese chiamato a sanare Aamps e finito, dopo aver tenuto in mano il dossier sullo stadio della Roma, ai vertici di Acea, multiutility delle energia controllata dal Campidoglio. Ora è il turno di Lemmetti. Amante di t-shirt non proprio da ragioniere, nel 2012 si presentò così alla comunità M5S: «Di lavori ne svolgo molti, da dottore commercialista a titolare di negozio etc. Le mie competenze, se ci sono, verranno fuori poco alla volta».