la Repubblica, 23 agosto 2017
Di cosa si parla a Parigi. I ponti sotto assedio dai lucchetti dell’amore
Come accadde a Ponte Milvio, anche i ponti parigini rischiano di crollare sotto il peso dei lucchetti dell’amore. È del resto già successo al Pont des Arts, che collega il Louvre all’Institut de France: nel 2014, i suoi parapetti, dove migliaia di coppie avevano voluto eternizzare il loro idillio chiudendolo con un catenaccio, sprofondarono nella Senna trainati da ben 54 tonnellate d’acciaio. Ora, l’infausta possibilità di annegare nel fiume il simbolo della loro passione non scoraggia gli aficionados di questa consuetudine, i quali indifferenti ai rischi che fanno correre ai monumenti di Parigi continuano a incatenarli. Sotto assedio sono ora la passerelle Léopold Sédar-Senghor e il Pont Neuf, dove contro questi estremisti del romanticismo nulla può la pur marziale prestanza della statua equestre di Enrico IV. Per lo più turisti, i colpevoli sono sordi all’allarme lanciato dal comune, costretto ad arrendersi davanti alle conseguenze più nefaste della nomea che fa di Parigi la capitale degli innamorati. Al Pont des Arts ha comunque deciso di proteggere con una lastra di vetro le griglie dei suoi parapetti, sborsando circa 500mila euro. Funziona, ma esasperati i più fanatici se la prendono adesso con i lampioni ottocenteschi, sfigurandoli con centinaia di lucchetti che pendono dagli antichi fanali come fronzoli incongrui.