Gazzetta dello Sport, 23 agosto 2017
Ancora un terremoto a Casamicciola

Riassumendo. Il terremoto di Ischia e della costa Flegrea ha provocato due morti e 42 feriti, vari cedimenti e il crollo di sei case a Casamicciola. Gli sfollati sono duecento. Una prima scossa, più leggera, è stata registrata alle 18.57. Una seconda, di magnitudo 4, alle 20.57. Epicentro in mare a cinque chilometri di profondità e a cinque chilometri dalla costa, direzione nord-ovest, distanza di tre chilometri da Lacco Ameno, di cinque da Casamicciola Terme, di 32 da Napoli. Riferiamo a parte delle vittime e dei salvataggi: parecchi bambini, un’intera famiglia di sette persone (in località La Rita). L’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno è stato evacuato per via delle crepe, ma poi riaperto alle 4 del mattino. Cinque pazienti intubati sono dovuti restare lì tutto il tempo. Molti dei feriti sono stati trasportati in elicottero a Napoli. Almeno undicimila turisti sono in fuga, la Medmar ha dovuto organizzare dei traghetti straordinari per Pozzuoli. Una testimonianza (dal Corriere della Sera): «Mancava poco alle 21 quando Gennaro Raucci, napoletano con casa a Lacco Ameno, si trovava davanti a un piatto di pesce al ristorante di Fango. “Sembrava fosse esploso qualcosa a poca distanza da noi, e subito dopo il pavimento ha cominciato ad ondeggiare a lungo. A quel punto era chiaro: si trattava di una scossa e pareva più intensa di quella del 1980. Nel ristorante eravamo tutti in preda al panico. Dopo esserci rifugiati sotto il tavolo, appena il terremoto è finito, siamo usciti. Tornando a casa in macchina ho potuto vedere alcune tettoie e pezzi di edifici crollati”».
• Che terremoto è? È un’altra scossa di quelle che sta tormentando l’Italia centrale?
Parrebbe di no. I Campi Flegrei sono in fase di rigonfiamento e dal 2012 in allerta gialla. È un sisma vulcanico. Gianluca Valensise, sismologo e dirigente dell’Istituo nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv): «Sono terremoti che non avvengono a causa dei movimenti di placche. È il vulcano che periodicamente collassa sotto al suo stesso peso. Le scosse che registriamo nei sistemi vulcanici si generano a profondità basse e per questo provocano molti danni: le abitazioni sono vicine. In compenso il raggio è assai limitato. Ci sarà forse qualche scossa successiva, ma niente sciami». Alla domanda se il sisma potrebbe risvegliare il Vesuvio o il supervulcano dei Campi Flegrei, Valensise risponde: «No, i tre sistemi vulcanici dell’area - Ischia, Vesuvio e Campi Flegrei - sono considerati indipendenti l’uno dall’altro. Non ci aspettiamo nulla del genere».
• Valensise non ha scritto un libro...?
Sì, con Emanuela Guidoboni. Titolo: Il peso economico e sociale dei disastri sismici in Italia negli ultimi 150 anni
. È in pratica una storia dei terremoti italiani, dei soccorsi, delle misure antisismiche, scarse fino al maremoto di Messina (1908, 58 mila morti). Vedo su internet che la Guidoboni, che è anche una storica della sismologia, ha parlato lo scorso aprile a Foligno su Conoscere l’azzardo sismico per una nuova filosofia dell’abitare
. Non ho sentito la conferenza e sulla “filosofia dell’abitare” italiana mi cadono le braccia, ma ho cercato cose della Guidoboni in rete e ho ascoltato un’intervista in cui risponde, tra l’altro, alla domanda: «Perché diventano dei disastri dei fenomeni naturali?». Risponde la studiosa: «Diventano dei disastri perché incontrano in superficie un mondo abitato non adatto a quell’evento. Case costruite male, edifici vulnerabili e tirati su in posti non adatti. È così anche per le alluvioni, per le frane. È l’uomo stesso all’origine di questi disastri. È l’uomo che non sa rispondere alle sfide della natura»
• Per via degli abusi edilizi, che poi rendono tragici eventi sismici che non dovrebbero provocare nessun danno?
Di un sisma di grado 4 - lo hanno detto tutti i sismologi intervistati in queste ore - quasi non ci si dovrebbe accorgere. Ma a Ischia, e in particolare a Casamicciola, dove nove case su dieci sono state edificate al di fuori di qualunque regola, e spesso con cemento impoverito, l’argomento è tabù. Qui si sono fatte campagne elettorali con manifesti su cui stava scritto: «Io voto abusivo». Tentativi di buttar giù qualche casa, o villetta, fuori legge hanno provocato manifestazioni popolari. Il problema è che, anche quando la magistratura ha sentenziato per la demolizione, i soldi li deve tirare fuori il sindaco, che ha una buona scusa per tirarsi indietro spiegando che le casse sono vuote. Guidoboni e Valensise, nel loro libro, che è di cinque anni fa, scrivono: «Colpisce la perseverante miopia nella programmazione del territorio, tanto più che le aree colpite dai disastri sismici sono quasi sempre le stesse».
• La storia dei terremoti, assai eloquente, non ci insegna nulla?
Dall’unità a oggi i morti per terremoti risultano in media di 1.333 l’anno. La sequenza dei più importanti è impressionante: 1851 e 1857 Basilicata, 1853 Campania, 1859 Val Nerina, 1881 e 1883 Casamicciola, 1908 Messina, 1920 Garfagnana, 1928 Carnia, 1930 Vulture, 1962 Irpinia, 1968 Belice, 1976 Friuli, 1980 Irpinia, 1990 Val di Noto, 2002 Molise, 2009 Abruzzo. Poi l’Emilia, poi Amatrice l’anno scorso e ancora a gennaio. Adesso di nuovo Ischia e Casamicciola.
• Casamicciola è famosa.
A Casamicciola morirono i genitori e la sorella minore del sedicenne Benedetto Croce, che si portò dietro per tutta la vita il rimorso di essersi salvato. Era il 28 luglio 1883, anche allora intorno alle nove di sera. 2.313 morti, di cui 1784 a Casamicciola, benché il terremoto fosse di soli 5,6 gradi della scala Richter. Sulla grande Cronologia del Comandini leggiamo: «31 luglio - Giungono a Casamicciola 1.500 quintali di calce. Stante il dubbio di poter seppellire lo straordinario numero di cadaveri, si vorrebbe coprire tutta Casamicciola dì uno strato di calce per evitare le conseguenze dovute alla putrefazione».