Corriere della Sera, 22 agosto 2017
Gol alla milanese
Ruggito Icardi, il capitano lancia l’Inter Schick ha scelto il nerazzurro
La scommessa non è quanti gol farà Mauro Icardi, ma se con Luciano Spalletti ad allenarlo riuscirà a segnarne più dei 29 realizzati da Edin Dzeko nella scorsa serie A. I bookmaker sono convinti che per il titolo di capocannoniere sarà una lotta tra l’argentino dell’Inter e Higuain della Juventus: la quota da ieri è la stessa. Il capitano nerazzurro ha già tolto il posto in nazionale al Pipita. Per i match di qualificazione al Mondiale di Russia 2018 contro l’Uruguay il 31 agosto a Montevideo e il Venezuela il 5 settembre a Buenos Aires, il c.t. Jorge Sampaoli ha convocato Icardi e non Higuain. Una chiamata sulla fiducia, arrivata l’11 agosto, quando il centravanti dell’Inter aveva giocato appena una partita dopo un’estate spesa a recuperare la forma per un infortunio alla coscia.
Icardi scoppia di salute e l’ha dimostrato all’esordio in campionato. Con una doppietta in dieci minuti ha sbriciolato la resistenza della Fiorentina e spazzato via i dubbi sulla sua condizione. È rimasto in partita fino a pochi minuti dalla fine, quando Spalletti l’ha richiamato in panchina più per fargli tributare gli onori da San Siro che per reale necessità.
È un feeling quello tra l’argentino e il tecnico nato in fretta. «Spalletti è stato decisivo. È stato il primo a cercare di cambiare tante cose che gli anni scorsi non andavano bene. Giochiamo la palla più veloce, pressiamo più alti e di settimana in settimana miglioreremo sotto molti altri aspetti», ha sottolineato l’attaccante. L’anno scorso la Roma di Spalletti segnò 90 reti, seconda solo al Napoli (94). «L’allenatore ci dà le indicazioni, ma la differenza la dovremo fare noi», è stata la promessa di Icardi. E dovrà farla soprattutto lui, deciso a battere il suo record di 24 gol in campionato. E sabato prossimo c’è già il primo incrocio pericoloso della stagione. L’Inter affronta la Roma in un test che può confermare l’ottima impressione dell’esordio, Spalletti ritrova il suo passato e torna per la prima volta all’Olimpico che lo salutò fischiandolo nonostante un ottimo secondo posto e Icardi vuole già buttare giù dal trono il re del gol Dzeko.
Sarà probabilmente un’Inter più completa di quella vista contro la Fiorentina. Ufficializzato l’acquisto del terzino portoghese Cancelo, arrivato in prestito dal Valencia cui è stato ceduto Kondogbia, i nerazzurri trattano ancora con la Sampdoria per Schick. La Roma ha offerto 38 milioni per l’attaccante ceco, ma il giocatore ha dato precedenza all’Inter. I nerazzurri possono arrivare a 35, ma lo preleverebbero in prestito con obbligo di riscatto. Schick sarebbe perfetto per Spalletti, perché utilizzabile sia alle spalle di Icardi, sia come suo sostituto e all’occorrenza anche in fascia. La trattativa è complessa però c’è ottimismo.
In campo la squadra gira, sul mercato ci sono più difficoltà, per via del fair play finanziario e per la stretta sulle spese imposta dal governo cinese. Però Spalletti avrà un difensore centrale (Mangala del Manchester City resta in vantaggio e arriverebbe in prestito) e un centrocampista di corsa. Potrebbe dare una piccola spinta alle casse anche un accordo commerciale in via di perfezionamento. Tutto può aiutare nel finale di mercato.
Guido De Carolis
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Fame e grinta, Baby Cutrone ha conquistato il Milan a suon di reti
Ha la fame di Belotti e in campo sembra Morata, due tra gli attaccanti più corteggiati nella milionaria estate rossonera. Patrick Cutrone, 19 anni e mezzo, è l’emblema del Milan che vuole bruciare le tappe: suo il primo gol della stagione nell’amichevole contro il Lugano e la doppietta al Bayern Monaco, durante la tournée cinese,che ha regalato alla banda Montella la convinzione di essere sulla strada giusta.
Ma Cutrone ha lasciato il segno anche nelle partite vere: in Europa League contro il Craiova e per la prima volta in campionato. Montella, che di attaccanti se ne intende, l’ha fatto esordire già nella scorsa stagione «perché le potenzialità si vedevano» e si è battuto affinché la coppia Fassone-Mirabelli lo togliesse dal mercato. Missione compiuta. Patrick resterà a Milanello, scontentando una lunga fila di pretendenti tra cui il Crotone. «Abbiamo bisogno di tre attaccanti», dice l’allenatore. Nikola Kalinic, sbarcato ieri mattina sul pianeta rossonero, sarà il riferimento. Andrè Silva, pagato la bellezza di 38 milioni di euro, l’investimento per il futuro. Ma tutti i milanisti, a cominciare da Montella, tifano per questo ragazzo di Como scoperto dall’ex capo scout Mauro Bianchessi che la maglia a strisce rosso e nere ha cominciato a indossarla tra i pulcini all’età di sette anni.
Nella prima di giornata della nuova serie A è stato decisivo più di tanti campioni super pagati: si è procurato il rigore di Kessie con tanto di espulsione di Ceccherini, ha segnato il raddoppio di testa sul primo palo con una perfetta scelta di tempo, ha servito l’assist del 3-0 a Suso con un passaggio all’indietro che fa capire bene cosa ci sia dentro questo ragazzo.
Parte in terza fila, ma può bruciare le tappe. Cinque gol, due ufficiali, un punto di riferimento nell’area nemica. «La sua dote migliore? La fame», dice Montella che ne apprezza i tagli, le sponde, la freddezza davanti alla porta, la voglia di sacrificarsi, quella di imparare dai suoi compagni negli allenamenti a Milanello. Un po’ Morata e un po’ Belotti, i suoi idoli, anche se con i paragoni bisogna andarci piano. Di sicuro Cutrone non si monterà la testa. E non si scoraggerà se dovrà stare in panchina. «Con tante partite ci farà comodo», spiega l’Aeroplanino. Nel frullatore rossonero rischia di scavalcare Andrè Silva, il cui inserimento è abbastanza faticoso nonostante la doppietta allo Shkendija. Il portoghese potrebbe giocare titolare giovedì sera a Skopje, ma domenica, contro il Cagliari a San Siro, se Kalinic non dovesse essere pronto, potrebbe toccare nuovamente al numero 63 che magari, nella prima parte di stagione, potrebbe diventare l’attaccante giusto per affrontare l’Europa League. Montella frena: «Piano con certi discorsi. Cutrone deve lavorare duro e rimanere tranquillo». I compagni lo adorano, il capitano Bonucci gli ha fatto i complimenti e lo ha invitato a pagare la cena alla squadra dopo l’exploit in Calabria, la società oggi lo farà rispondere alle domande dei tifosi attraverso i social.
In un’estate da oltre 230 milioni per adesso in copertina c’è un ragazzo felice che non è costato neppure un centesimo.
Alessandro Bocci