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 2017  agosto 20 Domenica calendario

Ora le donne sono camioniste, calzolaie e fabbre

Non si guadagna nulla, si lavora più che in fabbrica, ci si fa male: tre ottimi motivi che hanno spinto, negli ultimi 10 anni, 518 mila donne a scrollarsi di dosso l’esclusivo ruolo di casalinghe. I dati sono dell’ultima ricerca dell’Istat che ha dimostrato, come la donna tutta casa e figli sta gradualmente diventando una trappola da cui scappare, un po’ per scelta e un po’ per necessità. L’età media della casalinga è di 60 anni, mentre quelle più giovani sono meno di una su dieci (l’8,5%). Poco più della metà delle casalinghe non ha mai lavorato al di fuori delle mura domestiche e il 10,8% è scoraggiato perché, pur avendo cercato impiego, non l’ha trovato e pensa di non poterci riuscire. Ma c’è anche chi non si arrende e mette davvero il cuore oltre ogni ostacolo, facendo vincere il coraggio e la passione, fregandosene della retorica quotidiana. Già, quella che continua a classificare i mestieri per generi: maschile e femminile La crisi ha mischiato le carte, rivoluzionando domanda e offerta, valorizzando i mestieri artigianali ma anche quelli di grande fatica fisica. La novità è che ora, in mezzo alla mischia, ci sono anche loro, le donne, ex casalinghe disperate. 
Fregandosene degli stereotipi, ma assecondando le proprie predisposizioni e pure le richieste del mercato. Lo aveva sottolineato una ricerca nazionale dell’Ufficio studi della Camera di commercio di Monza e Brianza, evidenziando come la dimensione femminile sia un motore di crescita economica e di cambiamento sociale. Donne pronte a tutto. Anche a un lavoro da uomo. E così ora, ogni nove autotrasportatori uno è donna. I numeri parlano chiaro: in Italia si contano 3.000 camioniste, 480 elettriciste, 1000 tappezziere, 2.700 fabbre, 1230 meccaniche, 480 idrauliche, circa 300 falegname e 370 calzolaie. Non hanno proprio la giornata “leggera”, ma non rinunciano neppure al proprio ruolo di donna, moglie e mamma. Si dividono tra casa e lavoro, perché uno stipendio è linfa per vivere e perché stare bene con se stesse fa stare meglio con gli altri. 
Essere esclusivamente casalinga, inoltre, ti abbassa l’autostima. I dati elaborati dall’Istat hanno confermato come a dare un giudizio molto positivo rispetto alla propria vita sia solo il 35,3% delle casalinghe, quasi dieci punti percentuali in meno rispetto alle occupate (45,1%) che restano felici ed entusiaste anche se fanno lavori «da uomini». Lo abbiamo verificato attraverso il racconto di 3 donne “speciali”: una camionista, una fabbra e una meccanica che mette tutti in riga in autofficina. E alla sera, quando tutte tornano a casa, il lavoro continua....