Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

Dan Bilzerian è l'indiscusso e discutibile re di Instagram con 200.000 followers che lo seguono grazie alle foto di ragazze nude, armi da fuoco, bolidi e animali esotici. Si definisce attore, astronauta e stronzo. Di sicuro non è astronauta. Il campione di poker che vale cento milioni di dollari possiede case a San Diego (in stile Iron Man), Los Angeles e Las Vegas. E' sopravvissuto a due attacchi cardiaci provocati dalla miscela di cocaina, viagra e spogliarelliste. Intervistato nella sua casa hollywoodiana, mentre abbraccia la sua ultima amica, una capra di nome Zeus, che dorme in una coperta da 700 dollari, tra coltelli e revolver, Bilzerian racconta di essere appena tornato dal Messico, dove ha consumato un festone sullo yacht con smutandate a bordo, tigri del bengala e scimmie. Se la ride: «Una tigre ha morso le tette di una ragazza ma non ho dovuto comprare nuove protesi per fortuna!». Ha appena compiuto 33 anni e dice: «Sono un bambinone. Per diventare il re di Instagram ho solo postato quello che la gente vuole vedere». Cioè tette, culi e pistole. Fa il riepilogo della sua assurda vita: un'infanzia infelice in una casa sontuosa con tanto di campi da basket, piscine e tavoli da biliardo, un padre ex berretto verde del Vietnam, poi finito in galera per frode fiscale, poi il povero Dan è stato espulso da varie scuole, buttato fuori, a due giorni dal termine, dal corso del Navy Seal - l'unità di élite dei marines americani - per aver risposto male a un superiore, e da minorenne è stato arrestato per avere un mitra nel portabagagli. Insomma, per questi meriti, è diventato un folle sulla cresta dell'onda. Adesso si dà pure al cinema. Produce il film Lone Survivor sulla Navy Seal e le missioni in Afganistan, un film horror, fa l'attore in un paio di pellicole ed è ricercatissimo dai reality e dalle tv. Dice di volersi migliorare e dona 100.000 per le vittime del tifone e 20.000 per le famiglie che adottano bambini con gravi malattie e ammette: «Non ho la testa sulle spalle ma voglio un figlio entro cinque anni. E, se proprio serve, mi sposo».