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 2017  agosto 19 Sabato calendario

Assalto a coltellate. Due persone uccise in Finlandia

Da Barcellona alla Finlandia, un filo di terrore sembra unire i due estremi dell’Europa. La corsa impazzita del furgone che ha falciato quattordici vite sulle Ramblas ha trovato ieri l’eco a Torku, sud ovest della Finlandia, quando un uomo si è accanito sui passanti in centro sferrando coltellate a chiunque gli capitasse sotto tiro. Gli agenti sono riusciti a fermare l’aggressore sparandogli a una coscia e lo hanno subito arrestato. Ma sulle strade tra piazza del Mercato e piazza Puutori alcune persone giacevano già a terra sanguinanti. Il bilancio provvisorio delle vittime, secondo la polizia, è di due morti e almeno sei feriti.
Un attentato che arriva in un momento critico nel Paese, con un governo ballerino e di minoranza e perennemente sotto scacco da parte della destra populista e anti-migranti del partito dei «Veri finlandesi», che sul tema della lotta alla migrazione ha costruito la sua ascesa politica.
Secondo alcuni testimoni l’assassino ha urlato parole in arabo che possano far pensare al terrorismo di matrice islamista. Altri sostengono che invece una persona in fuga avrebbe urlato «Varo, varokaa», cioè «attenzione», e non «Allah Akbar». Nessuna ipotesi è però da escludere.
Ogni ipotesi resta però in piedi: nessuno scarta l’ipotesi che l’accoltellatore sia un «lupo solitario» che abbia cercato di emulare i jihadisti che il giorno prima avevano seminato la morte sulla Rambla di Barcellona.
Di sicuro, secondo le forze dell’ordine, l’aggressore era «uno solo». Non si trattava quindi di un commando come qualcuno aveva ipotizzato in un primo momento, quando la stessa polizia aveva invitato «a lasciare o evitare il centro della città» perché si stavano cercando possibili complici o altri assalitori.
Le generalità dell’assassino non sono state rese note. «All’apparenza sembra straniero – ha affermato la ministra dell’Interno Paula Risikko – ma sono in corso verifiche».
L’uomo era armato di un lungo coltello. «Colpiva alla cieca», ha raccontato un testimone ai media locali. Mentre un altro, uno studente, ha detto alla Bbc che stava giocando a biliardo in un bar quando ha sentito dei colpi di pistola e la gente ha iniziato a riversarsi nel locale, che è stato poi sbarrato.
Per cautela, sono stati fatti evacuare alcuni edifici della zona, come il centro commerciale Hansakortteli e la biblioteca centrale. E, come da prassi in questi casi, sono state rafforzate le misure di sicurezza nelle stazioni ferroviarie e all’aeroporto di Helsinki. Poi, in serata, la polizia ha confermato il «cessato pericolo». I servizi segreti finlandesi avevano comunque innalzato il livello di allerta già a giugno perché erano venuti al corrente di possibili piani terroristici. E il governo di Helsinki non nasconde i suoi timori dopo che lo scorso aprile un uzbeko alla guida di un camion si è lanciato sulla folla a Stoccolma uccidendo quattro persone.
L’Isis ha festeggiato online l’attacco a Turku postando immagini dell’aggressione e la frase «Dalla Spagna alla Finlandia: onore alla Jihad». Ma questo naturalmente non basta a confermare che quello di ieri sia stato un atto terroristico.