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 2017  agosto 19 Sabato calendario

I cacciatori di eclissi

La Grande Eclissi Americana potrà unire per qualche minuto questa nazione divisa? Lunedì prossimo, la Luna oscurerà completamente il Sole, la temperatura si abbasserà, la corona solare apparirà come un anello di diamante nel cielo. L’oscuramento del Sole sarà totale in una fascia di territorio larga 100 chilometri, che corre da una costa all’altra dell’America, dall’Oregon alla South Carolina. Sarà un’esperienza al contempo «eccitante, spaventosa, primitiva, spirituale», dice al Corriere la «cacciatrice di eclissi» Kate Russo, psicologa di Belfast che ne ha viste già dieci in tutto il mondo. «L’ombra della Luna non discrimina tra idee politiche, colore della pelle o religione. È un momento di unità tra le persone. Ci ricorda che ci sono cose più grandi delle beghe quotidiane».
Sette milioni e mezzo di americani vi assisteranno, e tutti sono in grande attesa. Tutti tranne il presidente Donald Trump.
A Hopkinsville, in Kentucky, ribattezzata Eclipseville, gli abitanti dicono che questa è la cosa più entusiasmante che succede da quando, nel 1955 (sempre il 21 agosto), atterrarono gli alieni. Si attendono 200.000 persone, sei volte il numero della popolazione, e incassi per 30 milioni. Gli hotel sono prenotati da anni, i contadini affittano per centinaia di dollari un pezzetto di terreno per accamparsi.
E il presidente? Di lunedì ama giocare a golf. Non è chiaro se abbia in programma di lasciare il resort in New Jersey, ma le voci su un viaggio in Missouri sono state smentite. Peccato, dicono alcuni, perché in un Paese oscurato da ombre assai più lunghe e profonde di quella della Luna, la Grande Eclissi Americana sarebbe l’occasione per lanciare un messaggio di riconciliazione. I predecessori di Trump hanno spesso usato eventi celesti, felici o drammatici, per discorsi sul significato della vita e dell’universo. Nel 1941, con la nazione in guerra, l’allora senatore Harry Truman, di fronte a una «Luna di sangue», notò che nessuno vi prestava attenzione, perché troppo sangue veniva versato sulla Terra. Celebrando il lancio della sonda spaziale Voyager, Jimmy Carter si augurò che altre «civiltà galattiche» potessero un giorno intercettarla. Dopo il disastro dello shuttle Columbia, George W. Bush citò il profeta Isaia. Ma Trump preferisce scrivere tweet lirici sulla bellezza delle statue confederate. Non ama la scienza: non ha nemmeno un consulente scientifico, consuetudine che risale a Franklin Delano Roosevelt, né ha nominato dei capi per agenzie come la Nasa. Roger Stone, suo amico e consigliere, crede che l’atterraggio sulla Luna sia stato filmato in un hangar del New Jersey.
Non mancano le profezie apocalittiche, nonostante la Nasa continui a scoraggiarle. L’astrologo Wade Caves sostiene che l’eclissi e la posizione delle stelle preannunciano che tra un anno Trump non sarà più nello Studio Ovale. Ma le scommesse sono aperte anche su un quesito più banale: cosa twitterà il presidente il 21 agosto? L’ipotesi più gettonata è: «Numero di eclissi solari totali sotto Obama: zero. Sotto Trump: 1. Make America Great Again!».