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 2017  agosto 18 Venerdì calendario

Allerta in Italia a livello alto: molti controlli, 125 sorvegliati

Ventinove estremisti arrestati, 125 foreign fighters monitorati, 190.909 persone e 65.878 veicoli controllati, 67 espulsioni per motivi di sicurezza (di cui tre imam): sono i dati della prevenzione antiterrorismo nei primi sette mesi dell’anno (aggiornati al 31 luglio) forniti a Ferragosto dal ministro dell’Interno Marco Minniti, che per stamattina, in risposta all’attentato di Barcellona, ha convocato al Viminale una riunione straordinaria del comitato di Analisi strategica antiterrorismo con le forze di polizia e dei servizi di intelligence. Dalla strage di Bruxelles (marzo 2016) l’Italia convive con il livello due di sicurezza (più basso solo dell’«atto terroristico in corso») e i dati diffusi in occasione dell’ultimo Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza raccontano di un incremento di tutte le voci rispetto al 2016. Le espulsioni per ragioni di sicurezza ad esempio sono quasi raddoppiate (37 un anno fa) e sono 199 in totale dal 2015 – Minniti lo definisce «uno strumento prezioso di prevenzione che altri Paesi non hanno» —. Pressoché triplicati i controlli su veicoli e sospetti, in aumento anche i «combattenti stranieri» finiti sotto osservazione (110 nel 2016) e gli arresti (25 un anno fa). Ma anche con questi risultati l’allerta resta massima per il cosidetto fattore «prevedibilità zero», ossia la modalità d’attacco con quelle che ormai sono considerate armi non convenzionali: Tir e appunto furgoni lanciati contro al folla. Dal luglio scorso ad oggi, inclusa Barcellona, sono 8 gli investimenti di massa avvenuti in Europa (Nizza, Parigi, Berlino, tre volte Londra, Stoccolma). «Il quadro della minaccia rimane alto, ma non c’è un pericolo imminente», è la sintesi del ministro. Ai servizi di intelligence nel periodo estivo si sono poi aggiunti altri due strumenti di controllo. Il primo è la rinnovata presenza dell’esercito a presidio di monumenti, luoghi ad alta frequentazione, aree sensibili. Il secondo è la direttiva del capo della polizia Franco Gabrielli del 25 maggio per la gestione di eventi sportivi, concerti, manifestazioni di massa che somma le esigenze di ordine pubblico a quelle dell’anti terrorismo. Il documento è stato inviato a tutti i prefetti e questori e prescrive sopralluoghi e verifiche congiunte, impone di predisporre aree di prefiltraggio e include la possibilità di installare barriere anti auto.