Libero, 17 agosto 2017
Grazie all’inventore della pelliccia salva-animali
Ha salvato la vita e ha risparmiato atroci sofferenze a milioni di animali. La sua si è conclusa a 88 anni a Firenze dopo una lunga malattia, circondato dall’affetto della moglie Teresa e dei suoi quattro figli: Lorenzo, Massimiliano, Niccolò e Tommaso. «È stato un uomo di grande sensibilità e carisma, dotato di forte temperamento, tenace, audace e geniale allo stesso tempo: all’intuizione seguiva sempre efficacemente l’azione». Lo ricordano così i familiari, che l’hanno salutato per l’ultima volta martedì nella basilica di San Miniato al Monte. Mario Becagli, l’inventore della pelliccia ecologica, aveva anche una figlia femmina, Raffaella, ritrovata morta nel 2005 a 31 anni in una foresta di Bali, dove il padre si recava spesso per acquistare mobili etnici che poi esponeva nei suoi negozi in Toscana. La ragazza fu massacrata a colpi di bastone in circostanze mai del tutto chiarite. Becagli, negli anni Sessanta, durante la ricerca di tessuti tecnici per lo sport, inventò il pile, e con la sua intuizione innovò il modo di vestirsi: finalmente c’era un tessuto caldo, lavabile in lavatrice, che non si restringeva, e allo stesso tempo economico. Come detto, negli stessi anni creò anche la prima pelliccia ecologica, e fu una rivoluzione epocale nel settore dell’abbigliamento. Era il periodo del miracolo economico italiano. Le signore della borghesia cominciavano di nuovo a esibire ricercati capi d’abbigliamento. Scarpe, borse, cappelli e, appunto, pellicce. Il gentil sesso sentiva forte la voglia di tornare a mostrarsi per le vie e le piazze delle città in pieno fermento. Il denaro cominciava a circolare con una certa disinvoltura ma ora le signore che disprezzavano l’idea di vestirsi con mantelli di animali morti, e anche quelle che nonostante il periodo di grande ripresa volevano comunque risparmiare, avevano l’alternativa. Becagli è stato un pioniere dell’industria tessile. Si diplomò all’istituto tecnico Buzzi di Prato. La sua carriera di imprenditore cominciò prestissimo. Tra le varie aziende storiche del suo gruppo ricordiamo la Tessile Fiorentina di Prato, la Casalbosco di Pistoia e la San Lorenzo di Grosseto. Dall’inizio degli anni Ottanta estese i suoi affari anche al settore turistico-alberghiero, immobiliare, agricolo e delle energie rinnovabili. La sua immagine però resta legata indissolubilmente alla pelliccia ecologica. Quante sofferenze ha risparmiato ai poveri animali! Sapete come vengono uccisi allo scopo di trasformarli in pellicce? Ci sono varie tecniche: per asfissia, ed è la pratica più usata sugli animali di piccola taglia come i visoni; per dissanguamento, ed è il caso delle volpi, alle quali viene tagliata la gola. Le bestiole più facili da tenere sott’acqua, come gli ermellini, vengono annegate. Altri animali ancora vengono uccisi con un colpo di pistola alla testa. Per non parlare delle minuscole prigioni metalliche in cui li rinchiudono prima di ammazzarli. «Oh mio Dio, lei ha una magnifica pelliccia, davvero splendida! E magari da qualche parte c’è un branco di animali che si sta dicendo: “Cazzo, che freddo!”» diceva Robin Williams in una delle sue strepitose battute. Ecco, grazie all’invenzione di Becagli un sacco di animali hanno potuto continuare a trascorrere gli inverni riparandosi dal freddo col proprio manto, anziché diventare trofei da esibire lungo le vie dello shopping.