17 agosto 2017
APPUNTI PER GAZZETTA - ATTENTATO A BARCELLONAREPUBBLICA.ITTerrore nel cuore di Barcellona. Intorno alle 17 un furgone è piombato su una folla di decine di cittadini e turisti lungo la Ramblas nel centro di Barcellona: tredici le vittime accertate in serata ma ancora non ci sono informazioni sulla loro identità
APPUNTI PER GAZZETTA - ATTENTATO A BARCELLONA
REPUBBLICA.IT
Terrore nel cuore di Barcellona. Intorno alle 17 un furgone è piombato su una folla di decine di cittadini e turisti lungo la Ramblas nel centro di Barcellona: tredici le vittime accertate in serata ma ancora non ci sono informazioni sulla loro identità. Per primo il giornale catalano La Vaguardia e poi anche la polizia hanno parlato di attentato terroristico. Decine i feriti, di cui alcuni gravi, inclusi alcuni bambini.
18:15 Hi ha víctimes mortals i ferits arran de l’atropellament. NO hi ha hagut cap tiroteig a El Corte Inglés. Seguiu fonts oficials
— Mossos (@mossos) 17 agosto 2017 Il mezzo ha cominciato a correre lungo la Rambla de Canaletes, nella parte più vicina alla grande Plaça de Catalunya, all’altezza di Carrer Bonsuccés, fino a raggiungere il mercato della Boqueria. Secondo numerosi testimoni il van procedeva a gran velocità su una traiettoria a zig-zag, apparentemente in un tentativo deliberato di investire il maggior numero di persone possibile. Una folle corsa premeditata, lunga quasi seicento metri, tra la gente a passeggio per la via. Terrore a Barcellona, furgone contro la folla sulla Rambla: il fotoracconto Navigazione per la galleria fotografica 1 di 34 Immagine Precedente Immagine Successiva Slideshow Il furgone poi si è schiantato contro uno dei chioschi che si trovano sul marciapiede che separa le corsie della Rambla destinate alle auto. Secondo alcuni testimoni, una o più persone armate sarebbero poi scese dal mezzo e fuggite a piedi e si sarebbero asserragliate in un locale, un ristorante turco. Forse anche con ostaggi. Circostanza questa poi in parte smentita dalla polizia. Secondo El Pais che cita fonti della Guardia Civil, l’uomo che ha affittato il furgone si chiama Driss Oukabir, e il quotidiano spagnolo ne ha diffuso una foto. Barcellona, furgone sulla folla: molti feriti lungo la Rambla Condividi La tensione è rimasta altissima fino a tarda sera, la zona è stata circondata dai Mossos d’Esquadra, la polizia catalana. Sul posto si sono recate molte ambulanze. Chiuse le stazioni della metropolitana della zona e un appello diffuso anche sui social impone a turisti e residenti di non avvicinarsi alla zona. Da subito l’azione è apparsa come un attentato ma solo dopo qualche ora la polizia catalana ha confermato ufficialmente la matrice terroristica. Barcellona, furgone sulla folla: il van fermo al centro della Rambla dopo lo schianto Condividi Per sicurezza la polizia ha fatto chiudere per ore tutti i negozi e i ristoranti della zona con all’interno la clientela e solo dopo le 20 sono stati autorizzati a uscire. Ha inoltre invitato tutti coloro che si trovano in città a non spostarsi se non per motivi urgenti e a lasciare libere le strade per agevolare la circolazione dei veicoli d’emergenza.Driss Oukabir, l’uomo che ha affittato il furgone dell’attentato terroristico sulla Rambla di Barcellona
Condividi La polizia catalana ha poi diffuso la descrizione di almeno uno dei presunti attentatori. Un uomo alto circa un metro e settanta, con una camicia bianca a righe blu; secondo quanto riferito da un’emittente radiofonica, all’interno del furgone sarebbe stato ritrovato un passaporto spagnolo, ma il nome del titolare è arabo. Per ore si è parlato di uno o più terroristi asserragliati in un bar-ristorante con ostaggi ma in serata le autorità hanno precisato che "non ci sono persone rinchiuse in un locale". Smentita la notizia che è cominciata a circolare intorno alle 19 riguardo a una sparatoria nel mercato. Non è ancora ufficiale se l’uomo catturato sia proprio Driss Oukabir, ma subito cominciano a circolare altre informazioni, ad esempio che è di origine maghrebina con permesso di residenza in Spagna. Di certo altri due presunti terroristi erano riusciti a fuggire ma, secondo alcuni media, uno di loro sarebbe morto poco dopo le 20 in una sparatoria avvenuta a Sant Just Desvern, cittadina a pochi chilometri da Barcellona.L’ansia sui social network: gli italiani: "E’ terribile ma sono vivo"
Barcellona, furgone sulla folla sulla Rambla: la fuga delle persone Condividi
Forse è una delle persone che intorno alle 19,30, sulla Diagonal, una delle maggiori arterie di Barcellona, era a bordo di un’auto Ford Focus di colore bianco che non si è fermata al controllo di polizia e ha travolto un agente. I due occupanti avevano poi sparato contro le forze dell’ordine ed erano fuggiti. Ma le autorità non hanno confermato il legame di quanto accaduto con l’attentato sulle Ramblas.
"Sono assassini, criminali che non ci spaventeranno. Tutta la Spagna è Barcellona. Le Ramblas torneranno a essere di tutti" dichiara attraverso un tweet la Casa Reale spagnola. E il Papa ha appreso con "grande
preoccupazione quanto sta accadendo a Barcellona. Prega per le vittime di questo attentato e desidera esprimere la sua vicinanza a tutto il popolo spagnolo, in particolare ai feriti ed alle famiglie delle vittime".
Con migliaia di italiani in questi giorni in Spagna la Farnesina ha reso noto il numero verde 0034934677306 del nostro consolato a Barcellona. "Siamo al lavoro per assistere italiani a Barcellona", così scrive il ministro degli Esteri Angelino Alfano, mentre il ministro dell’Interno, Marco Minniti, ha convocato una riunione straordinaria del Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo (Casa) per domani alle 11 al Viminale, con i vertici delle forze di polizia e dei servizi di intelligence.
SOCIAL NETWORK
Foto, messaggi, domande e rassicurazioni. C’è chi posta un selfie con la scritta "tranquilli, sto bene" e chi cerca di rassicurare amici e parenti in Italia con un breve messaggio. Pochi secondi dopo la notizia dell’attentato nel centro di Barcellona, in Spagna, i social network si sono trasformati in un contenitore di ansie e paure, testimonianze e solidarietà per le migliaia di italiani in vacanza o chi si è trasferito per lavoro nel capoluogo catalano.
Ero lì davanti, per fortuna ero in un supermarket, dopo ci hanno nascosti in una banca, abbiamo camminato a piedi per l’hotel #Barcelona
— martina?? (@onedmykingss) 17 agosto 2017#Barcelona non ho mai avuto così tanta paura
— ? (@artvharold) 17 agosto 2017Siamo ancora chiusi in libreria. Non abbiamo info su quando ci faranno uscire #barcelona pic.twitter.com/u5pJ9sKCqz
— Marika Zorzi (@marika_zorzi) 17 agosto 2017 Toccante la testimonianza di Marika Zorzi che ha postato le sue foto chiusa in una libreria. "Il mio fidanzato dovrà partire tra pochi giorni", "Questa foto ci ha salvato la vita", "sapete quanti feriti ci sono? Non riesco a contattare il mio fidanzato". Questi alcuni dei tweet postati con gli hashtag #barcelona e #ramblas.Su Facebook Alessio Stazi, italiano a Barcellona, ha aggiornato i suoi amici sulla sua situazione. "Sono chiuso in un bar ad un paio di km dalla Rambla, tutto si sta svolgendo a pochi metri da casa mia e per questo non posso tornare a casa ed ho poca batteria per rispondere a telefonate e messaggi". "E’ stato terribile. E’ stato terribile percepire di essere nel mirino, puntato dal camion, è stato terribile vedere persone colpite volare via di fronte a me, è stato terribile scappare via con la paura di essere uccisi, è stato terribile chiudersi in un negozio pensando che se gli attentatori lo avessero assaltato saremmo stati senza scampo. E’ terribile ora non capire cosa succede, non sapere da dove iniziare a chiamare tutti quelli che conoscono che vivono qui".
"Al momento ho una rabbia infinita che non sa spiegare come si possa attentare così alla vita umana -prosegue il ragazzo- ma allo stesso tempo una rabbia infinita verso la polizia spagnola che sta sulla Rambla, precisamente quelle pattuglie, sempre pronte e presenti per una quantità infinita di stronzate: dal pischelletto che va in giro in bici sulla rambla, al turista che beve una bottiglia, al pakistano che vende selfiestick, quello che tira la cartaccia, al ragazzo di colore che non può vendere un paio di scarpe come se fosse un crimine... e quando si tratta di fermare un camion che investe chiunque non c’è stato un poliziotto che lo ha fermato all’inizio della rambla o abbia sparato un solo colpo prima che iniziasse ad investire gente. Uno shock".
Sono vivo solo perché non sono riusciti ad ammazzarmi, ma io ero lì nel mezzo, li ho visti, in pochi secondi ho... https://t.co/D1MVnxbmXW
— Alessio Stazi (@Alessio_Stazi) 17 agosto 2017Furgone contro la folla sulle ramblas a Barcellona
Ho corso come una pazza
ALLONTANATEVI DAL CENTRO
La polizia ci sta sgombrando #attentato #barcelona
— Giuseppe Attardi (@gattardi) 17 agosto 2017#Barcellona ??
Per tutti gli italiani: questo è il numero di emergenza del nostro consolato generale nella città spagnola 0034-659790266
#Barcelona i miei genitori stanno bene, stanno cercando di tornare in hotel, grazie a tutti
— Hilary (@BrogliameWay) 17 agosto 2017La città è in subbuglio, io sto bene! #Barcellona #Attentato #Barcelona #Atendado
— emanuele zanchi (@emanuelezanchi) 17 agosto 2017Se qualcuno non puoi ritornare a casa per l’attacco, si può stare a casa mia. Zona di Les Corts. #Barcelona
— elena varea (@elenavarea) 17 agosto 2017Siamo a Barcellona.. scampati all’attentato x 20 metri.. Siamo sconvolti, ma salvi.. ringrazio Dio x averci protetti #barcellona #attentato
— Marika FVCG (@MarikaLungo1) 17 agosto 2017Meno male... Mio fratello è tornato in albergo. #Barcellona
— •? Ilusca ? LaMelina (@Ilu_MIA) 17 agosto 2017Ero a Barcellona per divertirmi e stare in vacanza, si è trasformato in un incubo,prima nel supermercato poi nascosti nella banca #Barcelona
— martina?? (@onedmykingss) 17 agosto 2017 Facebook, come era già avvenuto in altri casi, ha attivato il Safety check, lo strumento che permette agli utenti nelle vicinanze dell’attentato avvenuto a Barcellona di informare amici e parenti della propria incolumità. Mobilitata anche la Farnesina. "#Barcellona #Ramblas: #UnitàdiCrisi al lavoro per verificare eventuale presenza di connazionali in stretto contatto con #Consolato d’Italia". E’ quanto si legge sul profilo Twitter del Ministero degli Esteri.#Barcellona #Ramblas: #UnitàdiCrisi al lavoro per verificare eventuale presenza di connazionali in stretto contatto con #Consolato d’Italia pic.twitter.com/UZ4guH3FAB
— Farnesina ???? (@ItalyMFA) 17 agosto 2017OUBAKIR
ROMA - Driss Oukabir è stato identificato dalla guardia civil come l’uomo che avrebbe affittato il furgone usato per l’attentato di Barcellona. Secondo la polizia, gli attentatori sarebbero tre, uno arrestato, e due in fuga, ricercati dalla polizia catalana. Il furgone è stato noleggiato in località Santa Perpetua de la Mogada. Oukabir, di origine maghrebine e titolare di un permesso di residenza in Spagna, è stato detenuto nel carcere di Figueres nella provincia settentrionale di Girona, da cui è uscito nel 2012. Ha precedenti penali per maltrattamenti.
Il cane, la spiaggia: la normalità su Facebook di Driss Oubakir Navigazione per la galleria fotografica 1 di 8 Immagine Precedente Immagine Successiva Slideshow Oukabir è di Marsiglia e, secondo il suo account Facebook, vive a Ripoll, in Catalogna, lontano da Barcellona: è un comune di 10mila abitanti quasi al confine con la Francia.
• FACEBOOK HA OSCURATO IL PROFILO DI OUKABIR
Facebook ha oscurato il profilo di Driss Oukabir, uno dei presunti attentatori. Sul popolare social network il suo nome era Driss Oukabir. Al suo nome ha aggiungo Soprano, forse ricordando la famosa serie televisiva che racconta la vita dei gangstar mafiosi italoamericani, sospetto alimentato da alcune foto pubblicate inneggianti alla "Mafia del Maghreb".
L’ultima foto il sospettato l’ha caricata appena due giorni fa, il 15 agosto alle 21.27. Lo ritrae in costume e in spiaggia, sotto un ombrellone, mentre indossa un paio di cuffie bianche. Nel suo profilo si leggeva che è originario di Marsiglia, ma che viveva a Ripoll, una piccola cittadina a nord di Barcellona, nella Catalogna interna, a pochi chilometri dal confine francese.
La sua foto profilo era un selfie, come molte altre che si è scattato in questi anni, sempre di fronte a quello che sembra lo specchio di un bagno, sempre ben rasato e molto curato. Tra le foto che ha pubblicato si vedono un cucciolo di pitbull nero, probabilmente il suo cane con cui si è fotografato, e una una Peugeot grigia con il cofano anteriore aperto. L’unica foto che ricordava la sua probabile origine nordafricana è una bandiera dei berberi del Marocco, pubblicata mentre era a Ripoll, e una foto con delle bandiere marocchina e algerina su cui campeggiava la scritta ’Maghreb Maphia’.
Sul suo profilo vi sono molti video di gruppi musicali arabi, in particolare del rapper La Fouine il cui nome compare subito sotto il suo. Segnalate con un "mi piace" vi sono pagine relative al Corano e l’Islam. Ma è anche segnalato un gruppo chiamato "Appoggio volontari spagnoli contro Daesh", l’acronimo arabo per indicare lo Stato Islamico.
Qualche giorno fa ha anche condiviso un video musicale di una cantante araba: l’unico aggiornamento aperto al pubblico, che in poche ore è stato riempito di commenti e di insulti da parte degli utenti del social network. Fino a quando Facebook non ha deciso di oscurare la pagina. Fra i libri preferiti, su Facebook, ha messo il Corano ed è tifoso del Real. Molti i riferimenti alla cultura marocchina.
• POLIZIA: "CHI GUIDAVA FURGONE ALTO 1,70"
L’autista autore dell’attacco è stato descritto dalla polizia come "un ventenne alto 1,70 con una maglietta bianca con strisce blu".
CORRIERE.IT
Un furgone è piombato sulla folla a La Rambla di Barcellona. Il van che ha investito diverse persone sulla famosa zona turistica causando, secondo bilancio ufficiale del governo catalano, 13 morti e 80 feriti di cui almeno 15 gravi. L’autista a bordo del furgone ha iniziato la sua corsa omicida a Plaza de Catalunya fino alla piazza del mercato della Boqueria, a quasi 600 metri di distanza. La polizia di Barcellona, i Mossos d’Esquadra, conferma che «si tratta di un attentato terroristico», anche se dopo un’ora, sempre su Twitter, fanno un passo indietro affermando di non potere affermare il movente che ha originato l’attacco. Ma comunque è stato «attivato il protocollo per gli attentati terroristici». Per la Farnesina c’è il rischio di italiani tra le vittime.
Gli arrestiDriss Oukabir
Sono due le persone arrestate in relazione all’attacco, lo ha annunciato alle 21 il presidente del governo catalano, Carles Puigdemont, in conferenza stampa. La polizia alle 20 ha escluso l’esistenza di soggetti asserragliati all’interno di bar o ristoranti e conferma l’arresto di un uomo. L’uomo fermato, a cui fa riferimento la polizia, potrebbe essere Driss Oukabir che, secondo i media spagnoli, sarebbe stato identificato dalla Guardia Civil come il noleggiatore del furgone utilizzato nell’attentato. L’uomo viveva a Ripoli originario di Marsiglia. Sarebbe anche di origine maghrebina e sul suo profilo Facebook, che è stato chiuso, si definiva «la faina». Oukabir era stato detenuto nel carcere di Figueres, da cui è uscito nel 2012. Non si sa ancora se sia lui l’autore dell’attentato. Nel pomeriggio le notizie immediatamente successive all’attacco a La Rambla parlavano dell’autore dell’attentato asserragliato (forse con un altro soggetto) con alcuni ostaggi in un ristorante turco «Luna di Istanbul» vicino al mercato a La Boqueria. Notizia poi smentita.
«Due in fuga»
La descrizione dell’assalitore è quella di un uomo di 1,70 mt di statura, che indossa una camicia bianca a strisce azzurre. Secondo la tv catalana Tv3 la persona arrestata è ritenuta coinvolta nell’attentato mentre altri due soggetti erano in fuga: per questo sono stati allestiti posti di blocco alle principali uscite di Barcellona. E proprio in uno di questi posti di blocco, come conferma la polizia catalana a El Pais, ci sarebbe stato un conflitto a fuoco dopo che una Ford Focus avrebbe forzato il blocco. Un agente sarebbe stato travolto e ferito. Secondo La Vanguardia «uno degli autori dell’attacco di oggi è stato ucciso in una sparatoria con la polizia a Sant Just Desvern», una decina di chilometri a ovest di Barcellona. L’ucciso avrebbe tentato di forzare un posto di blocco. Ma non ci sono conferme ufficiali.
Chiuse metro e ferrovia
Il famoso viale di Barcellona è stato transennato ed evacuato. Ordinata immediatamente anche la chiusura di stazioni metro e treni in zona Ramblas. La Generalitat di Barcellona ha poi fermato il trasporto pubblico in tutto il centro della città dopo l’attentato. Centinaia i turisti rimasti chiusi negli alberghi attorno alla Rambla: solo dopo diverse ore le forze dell’ordine hanno cominciato a fare uscire la gente dai negozi e dalle strutture dove si era rifugiata. Fonti di polizia hanno subito affermato che quello avvenuto oggi alle Ramblas di Barcellona è stato un «gesto intenzionale». La polizia ha anche individuato un secondo furgone che potrebbe essere coinvolto nell’attentato di Barcellona.
L’attentato
Il primo episodio è avvenuto all’altezza dell’incrocio con Carrer Bosucces, il viale commerciale del centro di Barcellona. Il furgone procedeva a una velocità di 80 km orari e ha percorso circa 530 metri prima di fermare la propria corsa. Il furgone era arrivato sulla passeggiata della città catalana da via Pelai e si è fermato nell’area del Teatro Liceo. Diverse ambulanze e veicoli dei soccorritori sono sul posto. I negozi dell’area hanno chiuso con i clienti all’interno. La polizia di Barcellona, infatti, ha ordinato a negozi, ristoranti e hotel della zona della Rambla di chiudere le serrande e non lasciare uscire nessuno nelle strade. Secondo El periodico i servizi spagnoli avevano già ricevuto due mesi fa un’informativa della Cia sulla possibilità di attentati terroristici alla Ramblas.
Le verifiche della Farnesina
Intanto l’Unità di Crisi della Farnesina è al lavoro per verificare l’eventuale presenza di connazionali e c’è il rischio di eventuali coinvolgimenti di connazionali tra le vittime dell’attacco a Barcellona. «Abbiamo disposto, dall’Ambasciata d’Italia a Madrid, una missione a rafforzamento del Consolato Generale, per supportare in ogni modo i nostri connazionali. A questo scopo, alcuni nostri uomini della Unità di Crisi partiranno per Barcellona con il primo volo disponibile», ha comunicato il ministro degli Affari Esteri, Angelino Alfano.
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«Io ero in un negozio, le altre 4 persone che erano con me si sono trovate dietro il furgone che andava addosso alla gente nella zona pedonale. La folla correva». Lo racconta Chiara, una ragazza italiana testimone di quanto è accaduto e che ha trovato rifugio in un negozio della Rambla. «Adesso non ci fanno uscire, sentiamo che fuori c’è la polizia, ma da qui non vediamo niente. Ci stanno portando al piano inferiore del negozio». Ho visto almeno tre o quattro persone a terra, un poliziotto con una persona in braccio e tutti che correvano, urlavano, piangevano»: questa la testimonianza di Luca Terracciano, uno studente italiano che vive a Barcellona e che ha visto di persona quanto successo sulla Rambla.
«Ho visto uccidere non so quante persone»
«Io arrivavo in bici da un vicolo laterale e quando sono giunto sulla Rambla ho visto questa scena di terrore», ha aggiunto. «Sono vivo solo perché non sono riusciti ad ammazzarmi, ma io ero lì nel mezzo, li ho visti, in pochi secondi ho visto uccidere non so quante persone di fronte ai miei occhi». Lo scrive su Fb Alessio Stazi, un romano che si trova a Barcellona. «Mi sono ritrovato chiuso in un sottoscala di un negozio e non so neanche come ci sono arrivato, non so dove sono i miei amici e non capisco ancora cosa cazzo sia successo. Amici di Barcellona, scrivetemi qui per favore». «È stato terribile essere puntato dal camion», aggiunge.
«Episodio massiccio»
La polizia catalana, i Mossos de Esquadra, ha parlato immediatamente su Twitter di un episodio «massiccio», in cui «una persona a bordo con una camionetta ha investito» gente sulla Rambla e parla al momento di «diversi feriti». Invita anche a evitare la zona delle Ramblas. Sul posto è stata dispiegata la polizia e ci sono numerose ambulanze. «#Barcellona splendida e amica è sotto attacco Italia vicina alle autorità locali e spagnole. Pensieri rivolti alle persone colpite». Lo scrive su twitter il premier Paolo Gentiloni.
QUELLO CHE SAPPIAMO FINORA
• Un van bianco è piombato sulla folla nel centro di Barcellona, sulla Rambla, poco dopo le 17.00 di giovedì 17 agosto.
• I morti sono 13 e i feriti almeno 50, secondo quanto dichiarato dal ministro dell’Interno Joaquim Forn.
• La polizia ha in un primo momento confermato che si tratta di un attentato terroristico. Ha poi precisato che lo sta solo trattando come tale.
• La polizia ha dichiarato di aver arrestato un uomo.
• Secondo ElPais , si tratta di Driss Oukabir, l’uomo di origine magrebina che avrebbe affittato il van.
TESTIMONIANZE DI ITALIANI CHE L’HANNO SCAMPATA
«Ho visto almeno tre o quattro persone a terra, un poliziotto con una persona in braccio e tutti che correvano, urlavano, piangevano»: questa la testimonianza di Luca Terracciano, uno studente italiano che vive a Barcellona e che ha visto di persona quanto successo sulla Rambla. «Io arrivavo in bici da un vicolo laterale e quando sono giunto sulla Rambla ho visto questa scena di terrore», ha aggiunto. Ma non ci sono solo quelli che si sono salvati: secondo la Farnesina è possibile che siano stati coinvolti anche italiani nell’attentato di giovedì pomeriggio a Barcellona.
«Salvati da un macaron»
È ancora sconvolta Celeste Gallieri, romana, in vacanza a Barcellona con il marito e la figlia: sono scampati all’attentato per un capriccio della bambina. Che, per fortuna, hanno assecondato. Avevano passato la «mattina al mare- racconta- La cucciola aveva fame e ha voluto mangiare qualcosa prima di rientrare in zona hotel. Rambla Liceu. Quindi abbiamo tardato. Rientrati abbiamo lasciato lo zaino in hotel e siamo andati a mangiare alla Boqueria verso le 15. Quindi volevamo andare a placa Catalunya da Starbucks ma cucciola voleva un macaron e siamo tornati indietro... stanchi e accaldati abbiamo optato per una doccia e abbiamo sentito dalla stanza il botto, le grida, visto la gente che correva e la polizia arrivare in meno di un minuto. Bianca ha creduto alla storia di un incidente stradale... ma solo l’innocenza dei 6 anni le fa credere che siamo chiusi in hotel per un incidente... ancora non possiamo uscire... la strada è chiusa. La polizia è qui... aspettiamo. Con paura. Da vicino. Troppo. Salvati da un macaron...».
«Ero nel mezzo, ho visto uccidere non so quante persone»
«Sono vivo solo perché non sono riusciti ad ammazzarmi, ma io ero lì nel mezzo, li ho visti, in pochi secondi ho visto uccidere non so quante persone di fronte ai miei occhi». Alessio Stazi descrive l’orrore di Barcellona sul suo profilo Facebook. Il giovane ex vicepresidente e assessore all’Ambiente dell’Eur, quartiere di Roma, era sulla Rambla quando il furgone è piombato sulla folla. «Mi sono ritrovato chiuso in un sottoscala di un negozio e non so neanche come ci sono arrivato, non so dove sono i miei amici e non capisco ancora cosa cazzo sia successo. Amici di Barcellona scrivetemi qui per favore», si appella l’ex esponente di Sel, candidato nel IX municipio nel 2016. Poi appunto aveva deciso di trasferirsi in Spagna per lavoro. Decine i commenti di amici e conoscenti preoccupati dal suo grido di allarme, in tanti chiedono a Stazi di dare notizie, se si trova al sicuro: tra i tanti ad abbracciarlo da lontano anche Estella Marino, assessore all’ambiente con il sindaco Ignazio Marino.«Il camion non mi ha preso perché sono saltato via», riprende il suo racconto Alessio, sconvolto dall’accaduto, ancora in cerca dei suoi amici e di un posto sicuro. «Sapete se le persone che ho visto a terra non sono morte?», chiede ancora il giovane politico romano ai suoi amici su Facebook: non sa ancora delle vittime né delle voci sulla sparatoria in un ristorante.
«Siamo chiusi in stanza»
«Mi trovo in un albergo di fronte al ristorante turco dove sono asserragliati i presunti attentatori. Siamo chiusi in stanza. Non possiamo neanche affacciarci per vedere quello che accade». A dirlo, raggiunto telefonicamente dall’Ansa, è Gianluca Marino, un salernitano in vacanza con la famiglia a Barcellona. «Pochi minuti prima dell’attentato - dice - mi trovavo proprio sulla Rambla. Potevo esserci anche io tra quelle persone uccise. Mio figlio di appena 2 anni per fortuna non si è reso conto ancora di nulla».
Le verifiche dall’Italia
L’Unità di crisi della Farnesina sta verificando l’eventuale presenza di connazionali coinvolti nell’attentato avvenuto oggi a Barcellona. Intanto Palazzo Chigi segue da vicino gli sviluppi che vengono da Barcellona, in stretto raccordo con la nostra rete diplomatica e con le autorità spagnole. E il premier Paolo Gentiloni scrive su Twitter: «#Barcellona splendida e amica è sotto attacco Italia vicina alle autorità locali e spagnole. Pensieri rivolti alle persone colpite».
L’Isis ha rivendicato l’attentato di Barcellona attraverso la sua `agenzia´ Amaq, definendo gli attentatori «soldati dello Stato islamico». Lo riferisce il Site, il sito di monitoraggio dell’estremismo islamico sul web, pubblicando una immagine della rivendicazione in arabo.
21:21 Il governo catalano: «2 arresti e 80 ricoverati»Sono due le persone arrestate in relazione all’attacco di Barcellona: lo ha annunciato il presidente del governo catalano, Carles Puigdemont, in conferenza stampa. Le persone ricoverate in ospedale sono 80, «15 di loro in condizioni molto gravi».
21:13 Farnesina: «C’è il rischio di italiani tra le vittime»Le verifiche sui connazionali sono ancora in corso ma c’è il rischio di eventuali coinvolgimenti di connazionali tra le vittime dell’attacco a Barcellona. Lo si apprende da fonti della Farnesina.
21:13 21:11 Rajoy: «I terroristi non sconfiggeranno popolo libero»«I terroristi non sconfiggeranno mai un popolo unito che ama la libertà di fronte alla barbarie. Tutta la Spagna sta con le vittime e le famiglie». Lo scrive su Twitter il premier spagnolo Mariano Rajoy, dopo l’attentato a Barcellona. In un altro tweet il premier annuncia che si sta recando sul posto: «Massimo coordinamento per arrestare gli autori, rafforzare la sicurezza e assistere tutte le persone colpite. Unità».
21:10 21:09 Alfano: «Inviamo personale Unità di Crisi a Barcellona»"Abbiamo disposto, dall’Ambasciata d’Italia a Madrid, una missione a rafforzamento del Consolato Generale, per supportare in ogni modo i nostri connazionali. A questo scopo, alcuni nostri uomini della Unità di Crisi partiranno per Barcellona con il primo volo disponibile". Lo ha detto il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano.
20:51 Papa prega per le vittime, è vicino a SpagnaPapa Francesco ha appreso con «grande preoccupazione quanto sta accadendo a Barcellona. Il Papa prega per le vittime di questo attentato e desidera esprimere la sua vicinanza a tutto il popolo spagnolo, in particolare ai feriti ed alle famiglie delle vittime». Lo afferma il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Greg Burke. (
20:47 Minniti convoca il Comitato AntiterrorismoIl ministro dell’Interno, Marco Minniti, dopo i tragici fatti di Barcellona, ha convocato una riunione straordinaria del Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo (CASA) per domani alle ore 11 al Viminale, alla presenza dei vertici delle Forze di polizia e dei Servizi di Intelligence.
Facebook ha oscurato il profilo di Driss Oukabir, il presunto attentatore di Barcellona, arrestato dalla polizia. Sul popolare social network il suo nome era Driss Oukabir Soprano. L’ultima foto il sospettato l’ha caricata appena due giorni fa, il 15 agosto alle 21.27.
20:40 Media: un attentatore ucciso in scontro a fuocoUno dei sospetti attentatori della Rambla di Barcellona sarebbe morto in uno scontro a fuoco a Sant Just Desvern. Lo scrive La Vanguardia.
20:39 Gentiloni: «Barcellona splendida e amica sotto attacco, Italia vicina» 20:28 Governo catalano: 13 morti e oltre 50 feritiIl governo catalano ha confermato che il bilancio per il momento è di 13 morti e oltre 50 feriti.
20:12 Trump condanna l’attacco di Barcellona: «Siate forti»
Gli Stati Uniti condannano l’attacco terroristico di Barcellona. Faremo tutto il necessario per aiutare la Spagna. Siate tenaci, siate forti, vi amiamo!»: questo il tweet di Donald Trump sull’attentato nella città catalana.
20:08 Polizia: arrestato un uomoLa polizia catalana assicura che un uomo è stato arrestato nell’ambito dell’attacco terroristico a Barcellona. Le forze dell’ordine assicurano anche che non c’è nessuna persona asserragliata in un locale della città.
20:06 Rajoy atteso in cittàA seguito dell’attacco terroristico a Barcellona sono attesi in città il premier spagnolo Mariano Rajoy, la vice premier Soraya Saenz de Santamaria e il ministro dell’Interno Juan Ignacio Zoido. Lo riportano i media locali.
19:55 Tillerson: «Troveremo i terroristi in tutto il mondo»«I terroristi di tutto il mondo devono sapere che l’America e i suoi alleati sono determinati a trovarli e portarli davanti alla giustizia». Lo ha detto il Segretario di Stato degli Usa, Rex Tillerson, nel corso di una conferenza stampa presso il Dipartimento di Stato, promettendo aiuto per consegnare alla giustizia i responsabili dell’attacco a Barcellona.
19:54 Site: «Due settimane fa Isis minacciava l’attacco»Due settimane fa «i sostenitori dell’Isis avevano paventato la riconquista dell’al Andalus (il nome utilizzato dalla propaganda islamica per far riferimento alla Spagna, ndr) e un «attacco imminente». Lo riferisce il Site, il sito di monitoraggio dell’estremismo islamico sul web
«Mi trovo in un albergo di fronte al ristorante turco dove sono asserragliati i presunti attentatori. Siamo chiusi in stanza. Non possiamo neanche affacciarci per vedere quello che accade». A dirlo, raggiunto telefonicamente dall’ANSA, è Gianluca Marino, un salernitano in vacanza con la famiglia a Barcellona. «Pochi minuti prima dell’attentato - dice - mi trovavo proprio sulla Rambla. Potevo esserci anche io tra quelle persone uccise. Mio figlio di appena 2 anni per fortuna non si è reso conto ancora di nulla».
19:51 Alfano: »Al lavoro per assistere italiani in citt໫Dolore per l’orribile attacco al cuore dell’Europa. Vicini alle famiglie delle vittime e ai feriti. Al lavoro per assistere gli italiani a Barcellona». Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri, Angelino Alfano.
19:51 19:51 Wall Street: l’indice della paura vola del 30%L’indice della volatilita’, anche detto della paura, vola del 30%. L’accelerazione, già in corso per via dell’agenda pro-business a rischio in Usa, è legata all’attacco terroristico avvenuto a Barcellona, in Spagna. Mentre il CBOE Volatility Index, il Vix, è arrivato a quota 15, il Dow Jones Industrial Average perdeva quasi 200 punti.
19:50 L’affittuario del furgone è di origine maghrebinaÈ di origine maghrebina Driss Oukabir, l’uomo che ha affittato il furgone usato nell’attentato della Rambla di Barcellona, riferisce la tv pubblica Rtve. Oukabir sarebbe titolare di un permesso di residenza in Spagna.
19:49 19:42 Pinotti: «Vile attacco nel cuore delle nostre citt໫Costernato per le notizie che arrivano da Barcellona. Tutto l’appoggio e la solidarietà alle famiglie e agli amici delle vittime»: è il tweet di solidarietà, appena postato del `nemico´ sportivo per eccellenza del Barcellona, Cristiano Ronaldo, a cui si aggiunge anche un messaggio di appoggio del Real Madrid che esprime «la sua profonda costernazione contro l’attacco e il suo sostegno alle famiglie e amici delle vittime».
19:32 Raggi: «Distrutti per il vile attentato; restiamo uniti»
Distrutti per il vile attentato sulla Rambla. Roma è vicina ai cittadini di Barcellona. Un abbraccio a Ada Colau. Restiamo uniti». Lo scrive la sindaca di Roma Virginia Raggi sul suo profilo Twitter commentando l’attentato avvenuto a Barcellona.
19:29 Anne Hidalgo: «Amore e tolleranza più forti del terrorismo»«Barcellona e Parigi sono città di amore e tolleranza. Questi valori sono più forti di questo terrorismo atroce e codardo». Lo ha scritto su Twitter la sindaca di Parigi Anne Hidalgo dopo l’attacco terroristico avvenuto questo pomeriggio a Barcellona, dove un van ha travolto decine di persone sulla Rambla, uccidendone almeno una e ferendone 32.
19:28 Fernando Alonso: «Momenti duri, ora basta»«Che tristezza quanto sta accadendo a Barcelloba. Tutto il mio appoggio alle famiglie delle vittime, ai feriti in questi momenti duri. Basta». Il campione spagnolo di formula 1, Fernando Alonso, si unisce così, via Twitter, ai messaggi di solidarietà alla città di Barcellona, colpita dal grave attacco terroristico.
19:26 La polizia individua il secondo furgoneLa polizia ha individuato il secondo furgone che potrebbe essere coinvolto nell’attentato di Barcellona: lo riferisce La Vangaurdia online.
19:15 Furgono affittato a Santa Perpetua de la MogodaIl furgone utilizzato nell’attacco è stato affittato da Driss Oukabir nella città di Santa Perpetua de la Mogoda. Lo fa sapere la Guardia Civil.
La fotografia dell’uomo diffusa dalle forze di polizia 19:13 Il dolore di Messi: «Sii forte»
C’è stato un attacco terroristico a Barcellona. Sii forte Barcellona»: così il fuoriclasse del club blaugrana Leo Messi esprime il dolore, dopo l’attentato sulle Rambla, in un post con una foto che ritrae la città catalana dall’alto. Messaggio anche del Barca: «Con il cuore pesante per l’attacco alla nostra città. Tutta la forza e la stima per le vittime, le loro famiglie e cittadini di Barcellona», scrive il club catalano. «La città più bella del mondo, noi soffriamo per voi: forza e coraggio» il messaggio del’altro club, Espanyol.
19:10 Facebook attiva il «safety check»
Facebook ha attivato il `safety check´ per la città di Barcellona: iIl sistema può essere usato da chi si trova nelle vicinanze di un attacco per fare sapere ad amici e parenti di stare bene e non essere in pericolo. Era stato attivato in passato per diversi attentati terroristici tra cui quelli di Parigi, Londra e Berlino.
19:06 Nel van trovato un passaporto spagnoloAll’interno del van che ha travolto decine di persone sulla Rambla, a Barcellona, è stato trovato un passaporto spagnolo. Lo ha riferito El Pais.
La polizia ha ordinato l’evacuazione dei negozi nella zona di Plaza Catalunya, cuore commerciale della città frequentato in questo periodo da migliaia di turisti, che si trova a poco distanza dal luogo dell’attentato. Le stazioni di metro di Catalunya, Liceo e Dressans sulla Rambla sono state chiuse, come pure quelle della ferrovia Renfe in Plaza Catalunya.
18:59 Media: furgone noleggiato da un musulmanoIl secondo veicolo ricercato dalla Guardia civil spagnola a Barcellona, dopo che un van ha investito la folla lungo La Rambla, è un furgoncino: una Fiat bianca. È quanto riporta il quotidiano El Pais. Sarebbe stato un musulmano a noleggiarlo secondo il sito spagnolo interviu’.es che cita fonti ufficiali. La notizia viene ripresa anche dal sito del quotidiano di Barcellona `El Periodico´.
18:50 La polizia conferma: è attentato terroristicoLa polizia catalana conferma che a Barcellona si tratta di terrorismo. «Si conferma attentato terroristico. È stato attivato il protocollo per gli attentati terroristici», scrivono su Twitter i Mossos d’Esquadra.
18:49 Almeno 600 persone bloccate in ristorantiSono circa 600 le persone bloccate in alcuni ristoranti nella zona di Barcellona dove un furgone è piombato sulla folla. Lo riferisce il Guardian citando la portavoce di una catena di dieci locali nella zona.
18:47 Media: almeno 10 morti, decine di feritiL’attentato di Barcellona ha fatto almeno 10 morti e decine di feriti secondo il quotidiano El Pais che cita fonti della polizia catalana.
LASTAMPA.IT
È fuggito a piedi l’autista alla guida del furgone bianco che intorno alle 17.20 ha bruciato un semaforo rosso sulla Rambla di Barcellona, travolgendo poco dopo decine di persone all’altezza dell’incrocio con Carrer Bosucces, il viale commerciale del centro. Poco dopo le 18, la conferma delle autorità: si tratta di un attentato terroristico.
DIRETTA
21.30 Il ministro degli Esteri belga Didier Reynders conferma un cittadino belga tra le vittime
Nous devons malheureusement déplorer une victime belge à #Barcelone J’adresse mes condoléances à sa famille et à ses proches.
— didier reynders (@dreynders) 17 agosto 2017
21.22 Sono due le persone arrestate: lo ha annunciato il presidente del governo catalano Carles Puigdemont in conferenza stampa. Le persone ricoverate in ospedale sono 90, «15 di loro in condizioni molto gravi»
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21.14 La Farnesina: “C’è rischio italiani tra le vittime”
20.55 La stampa spagnola riporta di una persona uccisa in una sparatoria con la polizia a Sant Just Desvern, a dieci chilometri da Barcellona. Si tratterebbe di un uomo che non si è fermato ai controlli della polizia. Ancora non si sa se ci sia o meno un legame con l’attentato sulla Rambla
20.50 La Commissione islamica spagnola ha condannato l’attentato. «I musulmani spagnoli esprimono le loro condoglianze alle famiglie delle vittime e la loro solidarietà con il popolo di Barcellona e della Spagna - si legge nel comunicato firmato dal presidente Riay Tatary Bakry - . La Commissione islamica spagnola conferma il suo pieno impegno nella lotta contro qualunque tipo di terrorismo, e spera che i responsabili di questi attentati possano essere arrestati e portati di fronte alla giustizia quanto prima»
20.45 Il ministro dell’Interno della Catalogna, Joaquim Form, ha confermato che le persone morte nell’attentato sono 13, i feriti sono più di 50
La meva més rotunda condemna a l’atemptat terrorista de Barcelona. Podem confirmar 13 morts i més de 50 ferits. @mossos @solercampins pic.twitter.com/va0IlQejb0
— Joaquim Forn (@quimforn) 17 agosto 2017
20.35 La polizia smentisce la presenza di ostaggi e conferma un arresto. Sono state medicate 64 persone
There is no one entrenched itself in any bar in the center of #Barcelona. We have arrested one man. We treat it as a terrorist attack
— Mossos (@mossos) 17 agosto 2017
20.30 Il numero dei feriti è arrivato a 50
20.15 La polizia locale conferma di aver fermato un sospetto, ma non rivela la sua identità
The United States condemns the terror attack in Barcelona, Spain, and will do whatever is necessary to help. Be tough & strong, we love you!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 17 agosto 2017
19.54 Gli ospedali di Barcellona lanciano un appello a donare sangue «per occuparsi di possibili emergenze a seguito dell’attentato terroristico». È quanto fa sapere la polizia spagnola, precisando che «ci sono riserve sufficienti a soddisfare le richieste ma gli ospedali restano aperti alle donazioni»
situazione dentro l’hard rock, tutti sotto shock #Barcelona pic.twitter.com/EZCQOxFnAY
— bea #trustTiffany (@kingabyun) 17 agosto 2017
19.50 L’ente del turismo di Barcellona ha offerto alloggio gratuito a tutti quei turisti che alloggiano nella zona della Rambla
INFORMACIÓN SERVICIO:
Si necesita información sobre el incidente de Plaza Cataluña de Barcelona puede contactar con el teléfono +34932142124
19.40 I taxisti spagnoli si sono mobilitati per trasportare gratis a casa e negli hotel i turisti e i cittadini che si sono nascosti nei negozi sulla Rambla
La pagina Facebook di Driss Oukabir, poi oscurata
19.14 Il furgone è stato affittato da Driss Oukabir, nella località di Santa Perpetua de la Mogada. Ecco la foto diffusa da El Pais, secondo il quotidiano spagnolo il ragazzo era alla guida del furgone. Secondo la sua pagina Facebook, Driss Oukabir, è originario di Marsiglia ma ora risiede in Spagna a Ripoll, vicino Girona. Sul suo profilo vi sono molti video di gruppi musicali arabi. Fra i gruppi e le pagine segnalate con un «mi piace» vi sono pagine relative al Corano e l’Islam. Ma è anche segnalato un gruppo chiamato «Appoggio volontari spagnoli contro Daesh», l’acronimo arabo per indicare lo Stato Islamico. Il secondo furgone cercato dalla polizia è stato trovato a 70 chilometri da Barcellona, a Vic
Siamo ancora chiusi in libreria. Non abbiamo info su quando ci faranno uscire #barcelona pic.twitter.com/u5pJ9sKCqz
— Marika Zorzi (@marika_zorzi) 17 agosto 2017
19.00 La polizia locale: si tratta di un attentato terroristico, è stato attivato il protocollo. All’interno del van che travolto decine di persone è stato trovato un passaporto spagnolo, riferisce El Pais
Se confirma atentado terrorista. Se ha activado el protocolo para estos casos.
— Mossos (@mossos) 17 agosto 2017
18.52 Secondo i quotidiani spagnoli ci sono almeno tredici morti e una ventina di feriti
18.41 La polizia riferisce che le vittime sarebbero almeno tre
18.39 La Farnesina al lavoro per capire se ci sono italiani tra le vittime
18.30 Le autorità stanno cercando un secondo furgone che potrebbe essere coinvolto nell’attentato. La polizia conferma diversi morti
#Barcelona Se busca a individuo 1,70 prenda blanca con rayas azules. Al menos veinte heridos. pic.twitter.com/j3APEFnRzE
— AUGC Guardia Civil (@AUGC_Comunica) 17 agosto 2017
18.14 Due persone armate sarebbero trincerate in un ristorante turco del mercato della Boqueria, sulla Rambla, riferisce la tv pubblica Rtve. Non è chiaro al momento secondo l’emittente se abbiano preso degli ostaggi
18.10 È di almeno due morti il bilancio dell’incidente sulla Rambla di Barcellona. Lo riferisce La Vanguardia citando “fonti affidabili”. Secondo il Pais l’autore o gli autori dell’attacco si trovano in un bar del quartiere Raval
18.03 Secondo la televisione locale TV3 potrebbe esserci un altro attacco con due uomini armati al mercato di La Boqueria, sulla Rambla. Non ci sono conferme ufficiali
17.55 L’autista, un uomo bianco con una camicia bianca a righe blu, sarebbe fuggito subito dopo aver investito i pedoni e sarebbe armato, sarebbe asserragliato dentro a uno dei negozi della zona con degli ostaggi
17.45 La polizia conferma: si tratta di un attentato
Es confirma atemptat terrorista. S’ha activat el protocol d’atemptat terrorista
— Mossos (@mossos) 17 agosto 2017
17.43 La polizia locale, invita a non avvicinarsi alla zona e a evitare di postare foto dell’accaduto. Gli agenti hanno ordinato la chiusura nei negozi della zona e delle stazioni della metropolitana e delle ferrovie nell’area della Rambla
LASTAMPA
Era a 50 metri dalla Rambla quando il furgone ha travolto la folla. Serena Merletti, 25 anni di Oleggio, stava passeggiando tra le vie del barrio Gotico mentre la strada più celebre di Barcellona è stata presa di mira dai terroristi.
«Stavo facendo un giro turistico con altre persone e la guida – racconta -. Non ho visto veicoli e feriti, ma all’improvviso un sacco di gente ha iniziato a scappare verso di noi. Subito non pensavamo ad un attentato, poi però nel panico generale abbiamo cominciato a correre anche noi nel centro del quartiere. All’inizio le notizie erano frammentarie: si parlava di spari. La metro è stata subito chiusa, come i negozi».
LA DIRETTA - Furgone sulla folla nel centro di Barcellona, caccia agli attentatori
La ragazza, da ieri in vacanza nella città catalana, si è fermata e poi ha ripreso a camminare per oltre 4 km verso l’ostello dove alloggia vicino alla Sagrada Familia. «In questa zona è tornato tutto alla normalità in un attimo – dice -. I negozi sono già aperti e le persone hanno ripreso a scattare selfie». I suoi genitori, Paola e Fabrizio, si trovano invece a Parigi: erano nella capitale francese anche il 13 novembre 2015, la sera della strage al Bataclan. «Ma i terroristi non ci faranno passare la voglia di viaggiare – assicura -. Arrendersi sarebbe l’errore più grande».
ILPOSTO COSA SAPPIAMO FINO A QUESTO MOMENTO
Poco dopo le 17 un furgone bianco probabilmente a noleggio ha investito la folla sulla Rambla, la via più famosa e turistica di Barcellona, vicino a Plaza Cataluña.
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La polizia catalana finora ha confermato 13 morti e più di 80 feriti, di cui 15 gravi. L’attacco è trattato dalle autorità come un attentato terroristico.Dopo l’attentato, la persona che guidava il furgone, non ancora ufficialmente identificata, è scappata a piedi. I giornali spagnoli hanno inizialmente scritto che c’era una persona trincerata in un bar non lontano dalla zona dell’attacco, ma la polizia ha smentito la cosa.Non è ancora chiaro quanti siano gli attentatori. La polizia ha detto di cercare un uomo alto 1.70, identificato come Driss Oukabir, di cui ha diffuso una fotografia.Le autorità spagnola hanno anche confermato di aver arrestato due persone, senza dare maggiori informazioni: non è chiaro se una delle due sia Oukabir.Nella città di Vic, circa 70 chilometri a nord di Barcellona, la polizia ha trovato un secondo furgone bianco che potrebbe essere stato impiegato nell’attacco. Non è chiaro però come, e nemmeno perché sia stato trovato così lontano dal luogo dell’attentato.Lo Stato Islamico (o ISIS) ha rivendicato l’attentato a Barcellona tramite un comunicato diffuso dall’agenzia Amaq.