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 2017  agosto 10 Giovedì calendario

Ventura ai tempi supplementari. Un ct più forte verso la Spagna

La mossa era annunciata, i tempi un po’ meno. Giampiero Ventura, ct azzurro, ha prolungato di due anni, fino al 2020, il contratto con la Nazionale e lo ha fatto quando il duello da dentro o fuori del Santiago Bernabeu si sta materializzando.
Come mai la variabile Spagna, la sfida del 2 settembre, ha avuto l’effetto di accelerare la svolta? Fra poco più di tre settimane, a Madrid, l’Italia ha l’obbligo di vincere per mettere le mani sul primo posto nel girone verso i Mondiali del prossimo anno, l’unico che evita di scivolare nella ghigliottina dei playoff di metà novembre. «Quella con la Spagna è una partita determinante, volevamo mettere il ct nella migliore condizione spirituale possibile per affrontare questa difficoltà», così il numero uno della Figc Carlo Tavecchio.
Rischio playoff
Di spirituale c’è l’esigenza di blindare e, allo stesso tempo, dare sempre più forza e credibilità a un commissario tecnico che, in caso di non impresa al Bernabeu, dovrà avere tutti gli strumenti per preparare lo spareggio mondiale senza ritrovarsi al centro di pericolose trappole. Ventura ha dato anima e corpo a un progetto che ha messo al centro i giovani senza però abbandonare i senatori di un gruppo azzurro che, in questi undici mesi, ha avuto la sola colpa di non aver segnato quanto gli spagnoli nel cammino verso la Russia: la Spagna, ad esempio, ha battuto 8-0 il Liechtenstein a Vaduz e, nella differenza reti, è un verdetto che pesa (noi ci fermammo sul 4-0). E il ct azzurro ha avuto l’abilità «politica» di convincere i club della bontà degli stage, finestre di lavoro a Coverciano durante la stagione, dedicate, soprattutto, ad avvicinare i più promettenti ventenni d’Italia alla maglia della Nazionale (da qui è nata la «sperimentale» con la sfida contro San Marino di fine maggio).
Segnale anche per i club
La mossa della Figc ha il significato, dunque, di un riconoscimento anche formale al lavoro di Ventura. Ma la stessa firma fino al 2020 del ct azzurro, di fatto, non cambia la sostanza di un rapporto che ha nella qualificazione ai Mondiali di giugno il suo punto di equilibrio. Il prolungamento dell’attuale contratto – è previsto anche un ritocco dell’ingaggio di circa 200 mila euro – è un segnale a quanti, alla luce di un risultato a noi non favorevole a Madrid, dovessero mettere, o considerare, il ct sulla graticola nel lungo passaggio fino agli spareggi: Tavecchio ha giocato d’anticipo dando il senso di una federazione, comunque, soddisfatta e al fianco del suo ct ben oltre il verdetto del Bernabeu. Il segnale che esce dal nuovo contratto è anche per club e giocatori: Ventura, nelle prossime settimane, programmerà nuovi stage e lo farà con un respiro che guarda agli Europei del 2020.
Legato ai risultati
La svolta di Ferragosto è servita: annunciata, ma non con questa tempistica. «Vogliamo essere la sorpresa in Russia fra un anno. E presentarci da favoriti ai prossimi Europei», racconta, sorridente, Ventura. Il punto di partenza è il primo: partire per la Russia. In caso non dovesse accadere (ipotesi che in Figc nessuno prende in considerazione), il punto di arrivo sarebbe un altro: senza Mondiali, la Nazionale cambierebbe la sua guida, senza strappi o veleni. Tavecchio e Ventura lo sanno. Purtroppo, o a ragione, è il campo a dire (sempre) l’ultima parola.