la Repubblica, 8 agosto 2017
Di cosa si parla a San Francisco. La California perde la guerra della birra
Il protezionismo di Donald Trump si scontra ancora una volta con la dura legge del mercato. A San Francisco la popolarissima birra Anchor, la prima artigianale della storia degli Stati Uniti, è stata comprata dai giapponesi di Sapporo per 85 milioni di dollari. E ora i San Franciscans si chiedono: che cosa accadrà alla nostra bevanda preferita? La Anchor risale ai tempi della Corsa all’Oro, l’attuale birrificio è stato fondato nel 1872, ed è famosa in quanto “birra steam”, al “vapore”, con molte bollicine e fermentata a temperature più alte della norma. A San Francisco la Anchor ha la stessa importanza dei jeans Levi’s. «Ma com’è potuto accadere» si chiedono i californiani su Twitter, «che il primo birrificio artigianale del Paese venga ceduto a una multinazionale straniera?». Keith Greggor, ceo e presidente di Anchor, rassicura: «Il quartier generale rimarrà qui a San Francisco, è parte dell’anima di questa città, e la birra non cambierà sapore». A sentire Greggor non c’era molta scelta. Per sopravvivere la Anchor, che produce 135mila barili di birra all’anno esportati anche in 20 paesi all’estero, ha dovuto farsi comprare da un gigante del mercato. La Lagunitas, “Ipa” famosissima in California, è stata inglobata dalla Heineken. Le birre artigianali saranno in voga ma neanche la storica Anchor ce l’ha fatta a continuare da sola.