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 2017  agosto 05 Sabato calendario

Betlemme, forse c’è la firma di Banksy dietro l’abbraccio di Donald alla torretta

La barriera che separa Israele e Territori palestinesi, in particolare che costeggia la città di Betlemme, è ancora sotto i riflettori in quella che è contemporanea commistione tra arte e politica. Due nuovi murales sono andati ad arricchire la sua iconografia e le loro immagini hanno fatto il giro del mondo, visto che il protagonista, in entrambe, è il presidente americano, Donald Trump. Nel primo il capo della Casa Bianca abbraccia, sembra quasi con l’intenzione baciarla, una torretta di avvistamento israeliana.

COME KING KONG

C’è chi ha paragonato l’immagine a quella di King Kong sull’Empire State Building di New York, nel celeberrimo film del 1933, altri a un simbolo fallico. Nel secondo Trump è ritratto, con la kippah ebraica in testa, mentre tocca un muro (è lo stesso gesto che ha fatto il presidente USA quando è andato in visita al Muro del Pianto di Gerusalemme a maggio), accompagnato da una nuvoletta-fumetto con cui esprime il suo pensiero: «Sto per costruirti un fratello».
Il riferimento è a quello che il presidente USA vorrebbe al confine con il Messico. È mistero sull’autore, anche se lo stile ricorda quello di Banksy, il writer più famoso del mondo che sulla barriera ha già lasciato il segno e che a Betlemme ha aperto un hotel, punto di incontro per creativi locali.
Accanto ai due murales, però, c’è la sigla @LushSux, un artista australiano di Melbourne, attivo in diversi paesi del mondo, che ha già raffigurato in maniera critica non soltanto Trump, ma anche, tra gli altri, il presidente russo, Vladimir Putin. La scorsa estate una sua opera a Maribyrnong, sobborgo di Melbourne, aveva suscitato dure polemiche: rappresentava Hillary Clinton, all’epoca candidata presidenziale democratica, con banconote da 100 dollari nel costume da streaptease.
Il murale, per le proteste, è stato ricoperto dallo stesso artista e l’immagine nascosta sotto le fattezze di un niqab, il velo integrale islamico.