la Repubblica, 6 agosto 2017
Brigitte, madrina del panda neonato
Il primo cucciolo di panda nato in Francia sta bene assicura lo staff dello zoo di Beauval, a 170 chilometri da Parigi, dopo aver dovuto annunciare il decesso del fratellino gemello, venerdì scorso. Il piccolo sopravvissuto avrà un nome cinese, perché sebbene abbia visto la luce sul suolo francese appartiene alla Cina, e a fargli da madrina sarà la première dame, Brigitte Macron. Emblema del “soft power” di Pechino, la mamma Huan Huan fu infatti “prestata” dall’ex presidente Hu Jintao al suo omologo di allora, Nicolas Sarkozy, nel 2012. Ed è ormai tradizione che la first lady del Paese ospite sia la madrina dei panda neonati assieme a quella cinese. L’abitudine di offrire quest’animale che allo stato selvatico vive solo in Cina risale alle più antiche dinastie. Fu riesumata nel XX secolo da Chiang Kai-shek e poi utilizzata a scopi politici dal suo successore, Mao Zedong. Il dono più celebre del Grande Timoniere fu la coppia che inviò al presidente Nixon, due mesi dopo la sua visita in Cina. Qualche anno fa, l’ambasciatore cinese a Washington ironizzava così sul potere diplomatico dei panda: «Ci sono due ambasciatori in questa città, io e il panda dello zoo nazionale». Ora, dal 1984, gli orsi bianchi e neri non sono più offerti, bensì ufficialmente “prestati”. In realtà, Pechino li affitta a un milione di dollari l’anno per finanziare la protezione della specie in Cina. Dove, per fortuna, non è più a rischio d’estinzione.