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 2017  agosto 06 Domenica calendario

LIBRO IN GOCCE NUMERO 145 (Guerra & Droga)   Vedi Biblioteca in scheda: manca Vedi Database in scheda: manca   NAPOLEONE PROIBIZIONISTA Captagon

LIBRO IN GOCCE NUMERO 145 (Guerra & Droga)
 
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NAPOLEONE PROIBIZIONISTA
Captagon. Il Captagon, nome commerciale del cloridrato di fenetillina, psicostimolante sintetico derivato dal legame tra anfetamina e teofillina. Sintetizzato nel 1961 dalla tedesca Degussa AG, fu a lungo ritenuto più sicuro dell’anfetamina e usato come antidrepressivo, per curare la narcolessia e la sindrome da deficit di attenzione. Fu vietato nel 1986.
Illegale. Diventato illegale, il Captagon tornò alla ribalta nei primi anni Duemila. L’International Narcotics Control Board (Incb) e l’Interpol osservarono infatti uno spostamento della produzione clandestina, dello stoccaggio e del traffico di Captagon dall’Europa sud-orientale verso il Medio Oriente.
Sequestri. Secondo l’Ufficio contro la droga e il crimine delle Nazioni Unite (l’Unodc), soltanto nel 2009, quindi due anni prima dell’inizio della rivoluzione siriana, in tutta la regione ne sono state sequestrate 23,6 tonnellate.
Pillole. «Prima delle azioni più importanti ci davano delle pillole che modificavano completamente la nostra percezione di quello che stava succedendo: i carri armati mi sembravano animali da poter annientare con il pugnale» (un Amir combattente).
Costo. «Il costo per la fabbricazione di una pillola è di circa 20 centesimi ma poi viene venduta tra 5 e 20 dollari. Il moltiplicatore è di circa 50. Con le 11 tonnellate consumate ogni anno si raggiungono cifre astronomiche a fronte di un piccolo investimento» (Jean-Paul Tassin, neurobiologo dell’Istituto nazionale francese per la ricerca medica).
Fatwa. Lo sceicco Mohammed Yazbek, leader spirituale di Hezbollah nella valle della Bekaa e membro del Supremo Consiglio della Shura, ha diffuso una apposita fatwa che permette la produzione e la vendita di compresse contraffatte di Captagon, a condizione che il loro uso non coinvolga la comunità sciita. Sono lecite solo per l’esportazione, utile a finanziare Hezbollah stesso. Analoghi decreti religiosi sono stati emessi dalla Malesia all’Egitto, passando per il Brunei.
Soldati. «Un soldato che riesce a star sveglio per quattro giorni di fila è un soldato che vince»
(Otto Ranke, direttore dell’Accademia Medica Militare di Berlino, nel 1911).
Tedeschi. I chimici tedeschi in poco più di un secolo riuscirono ad isolare la morfina dall’oppio (1807, Friedrich W. A. Sertürner), la cocaina (1859, Albert Niemann), l’eroina (1897, Felix Hoffmann), l’Mdma (1912, Fritz Haber), la metanfetamina (1937, Fritz K. Hauschild), il metadone (1939, Max Bockmühl e Gustav Ehrhart).
Decreto. Il decreto firmato da Ranke il 17 aprile del 1940 nel quale, sulla base dell’esperienza polacca, mise in primo piano «il successo militare, reso possibile dal superamento del sonno (…) rispetto agli effetti collaterali». Il protocollo messo a punto dal direttore dell’Istituto di fisiologia generale e della difesa dell’Accademia medica militare di Berlino prevedeva «una compressa di giorno» per ogni soldato, mentre «di notte 2 in rapida successione e, se necessario, altre 1-2 dopo 3-4 ore».
Futuro. «Il futuro non si basa sulla conquista degli imperi coloniali, ma piuttosto sulla chimica: essa e le scienze naturali sono la vera terra delle opportunità senza limiti»
(Franz Joseph Emil Fischer, chimico co-inventore tedesco del processo Fischer-Tropsch per la produzione di combustibili sintetici del Reich).
Soldati. «Se i miei soldati cominciassero a pensare, nessuno rimarrebbe nelle mie file» (Federico II, Re di Prussia).
Napoleone. La prima norma proibizionista fu firmata da Napoleone nel 1800 contro «l’uso di una bevanda preparata da alcuni musulmani con la canapa (hashish)» e il «fumo dei semi di canapa» perché i consumatori abituali «perdono la loro ragione e soffrono di delirio violento, durante il quale rischiano di commettere eccessi di ogni genere».
Rum. È stato calcolato che nella seconda metà del XIX secolo i 36.000 uomini che formavano l’esercito britannico ottenevano dai propri comandi oltre 2,5 milioni di litri di rum l’anno.


 Giorgio Dell’Arti, Domenicale – Il Sole 24 Ore 6/8/2017