Libero, 4 agosto 2017
Scemi e più scemi
L’ansia da politicamente corretto sta facendo impazzire tutti. C’è una correttezza che pensa di proteggere i deboli a costo di edulcorare la realtà, e, per reazione, c’è un rilancio di pregiudizi che tanta gente è fierissima di avere. Il risultato è la follia. L’albergatore di Cervia che non assume un ragazzo solo perché è nero, è follia. Ma è follia anche la cantante Madonna che ha cercato di nascondere una lettera, tempo fa, in cui un suo ex fidanzato il rapper Tupac Shakur le spiegava che non poteva mostrarla in pubblico perché era bianca. È follia l’Associazione pubblicitaria inglese (Asa) che ha vietato uno spot in cui si vede una bambina che da grande vuol diventare ballerina, e un bambino che vuol fare il matematico: troppi stereotipi; la stessa agenzia ha vietato gli spot in cui si vedono uomini incapaci di svolgere lavori domestici o di curare i figli, e ha proibito ogni associazione tra la prova costume e modelle troppo atletiche. Per i ragazzi con gli addominali scolpiti invece non ci sono problemi. E ve lo ricordate il caso di Miss Helsinki, che era palesemente la più brutta ma era l’unica concorrente nera? E il Fertility Day, con l’opuscolo che mostrava una coppia positiva e poi un intruppamento di drogati (di cui due presunti neri) tra i «compagni da abbandonare»? E sarà sempre peggio. Negli Usa avrebbero detto che i buoni erano troppo nordici, che nessuno era ispanico o orientale, che mancava un portatore di handicap. Ci arriveremo.