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 2017  agosto 04 Venerdì calendario

IN MORTE DI UN APICOLTORE – UN 66ENNE DI REGGIO EMILIA È MORTO PER CHOC ANAFILATTICO DOPO ESSERE STATO ATTACCATO DA UNO SCIAME D'API MENTRE ERA IN GHANA: L’UOMO SI TROVAVA IN AFRICA PER INSEGNARE ALLA GENTE DEL POSTO IL MESTIERE – LA TRAGEDIA A POCHE ORE DALLA PARTENZA: DOMANI SAREBBE DOVUTO RIENTRARE IN ITALIA E… -

Una fine terribile. E una nemesi per lui, che era uno dei maestri dell'apicoltura in Italia. Francesco Ruini, 66 anni di Reggio Emilia, è morto per choc anafilattico, dopo essere stato attaccato da uno sciame d'api mentre in Ghana insegnava agli agricoltori del posto il suo mestiere.

L'incidente è accaduto lunedì. Inutili i soccorsi. L'uomo era in missione in Africa da Ferragosto. Era stato presidente e vicepresidente dell'associazione apicoltori di Reggio e Parma, di cui era consigliere. Lascia moglie e due figli. Domani sarebbe dovuto ripartire per tornare in Italia.

«La mia storia» Sul sito di Confapi si ritrova un «autoritratto», in cui Ruini parla di sé e della sua storia: «Il mio incontro con le api — scriveva — è avvenuto presto, la mia prima maschera l’ho indossata a sei anni, per accompagnare mio padre che, casaro di professione, era apicoltore per passione.

Quando andò in pensione si dedicò alle api e io con lui. Proseguii gli studi fino alla laurea, ma decisi che l’apicoltura sarebbe stata la mia professione e così fu. Produco miele di acacia e millefiori con le circa 400 famiglie e mi dedico alla riproduzione di nuclei».

Il lutto Profondo, ovviamente, il cordoglio del mondo associativo. In una nota la Confederazione Italiana degli Agricoltori scrive: «Francesco era un imprenditore capace, generoso e sempre pronto a dare il proprio contributo a chi gli chiedeva un aiuto. Amava il contatto con la natura e la sensazione di libertà che questo lavoro gli regalava.

È stato tra i primi a denunciare con forza le pesanti conseguenze dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici sulle api. Era un collega, ma prima di tutto un amico e un punto di riferimento per tutta l’apicultura emiliano romagnola».