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 2017  agosto 04 Venerdì calendario

PERCHÉ I MANIFESTANTI DI HONG KONG (E I JIHADISTI) USANO TELEGRAM? - BOOM DI DOWNLOAD DELL’APP RUSSA NELL’EX COLONIA BRITANNICA: GLI ATTIVISTI CREANO GRUPPI CRIPTATI E SI SCAMBIANO CONSIGLI, SENZA CHE I CINESI RIESCANO A SAPERE NIENTE - LA FORZA DELL’INVENZIONE DI PAVEL DUROV È IL SISTEMA DI CRITTOGRAFIA, MOLTO PIÙ SICURO RISPETTO A WHATSAPP E QUASI IMPOSSIBILE DA PENETRARE… -

Nella lotta contro le autorità cinesi, i dimostranti di Hong Kong hanno anche un alleato invisibile: l' applicazione di messaggistica istantanea Telegram. È qui che, grazie a oltre cento gruppi criptati, gli attivisti coordinano marce e azioni di protesta o si scambiano consigli su come proteggersi dai gas lacrimogeni, informazioni sui poliziotti sotto copertura e i codici d' accesso a edifici dove poter trovare rifugio. Non è un caso che solo nel mese di luglio il servizio di messaggistica abbia guadagnato circa 110mila nuovi utenti nell' ex colonia britannica balzando nella classifica delle app più scaricate dall' 88° posto al settimo.

Pochi giorni fa, però, esperti informatici avevano lanciato l' allarme su Zdnet dopo aver verificato che una funzione nascosta di Telegram permetteva di rintracciare i numeri di telefono - e quindi l' identità - degli utenti che partecipano a un gruppo Telegram. Tanto che sul forum frequentato dai cittadini di Hong Kong, Lihkg, si era sparso il panico. I programmatori di Telegram non hanno perso tempo. Entro pochi giorni, ha appreso la Reuters, rilasceranno un aggiornamento che permetterà agli utenti di nascondere i loro numeri di telefono.

Non è la prima volta che l' app si schiera dalla parte del "più debole". Del resto, il suo creatore, il 34enne originario di San Pietroburgo Pavel Durov che oggi vive in autoesilio in Europa, è considerato "l' enfant terrible" dell' Internet russo. Nel 2006 aveva creato VKontakte, il social network più popolare in Russia, ma su pressioni dei servizi segreti era stato però costretto a venderlo. Lasciata la Federazione, nel 2013 ha lanciato insieme al fratello maggiore Nikolaj l' app Telegram che oggi conta oltre 360mila utenti in tutto il mondo.

Più sicura rispetto a WhatsApp grazie a un sofisticato sistema di crittografia, è molto usata dagli oppositori di regime in tutto il mondo, specialmente in Russia e Iran. Da oltre un anno Durov è impegnato in un braccio di ferro con le autorità russe. Dopo che si è rifiutato di consegnare all' authority russa per il controllo delle telecomunicazioni Roskomnadzor le chiavi di crittografia necessarie a decifrare i messaggi elettronici, nell' aprile 2018 le autorità hanno bloccato l' app nella Federazione.

Ma grazie a Vpn (virtual private network, reti di telecomunicazioni private) e "server proxy", Telegram funziona ancora. Non solo. Mentre ieri i moscoviti sfilavano in piazza contro l' esclusione di candidati indipendenti dalle elezioni della Duma (il Parlamento) di Mosca, sul canale @zimorodok_mult abbondavano i "meme" che prendevano in giro l' Omon, le forze speciali di polizia. Oscurerà i numeri degli utenti nell' ex colonia britannica Ieri i moscoviti sono tornati in piazza.